Recensione

I Grey Summer provengono da Nuoro e ci propongono un demo abbastanza atipico sia nella forma che nella sostanza. Bene,ora che ho cazzeggiato coi paroloni passo alla recensione... Il prodotto è caratterizzato da una produzione fatta sia in studio (batteria) che in casa (tutto il resto). La maggior parte di voi starà pensando a un demo ibrido con suoni assurdi e invece a sorpresa i ragazzi fanno un signor lavoro, e ogni suono è al suo posto e nessuno strumento sovrasta gli altri. Un'altra caratteristica del disco è che la quantità dei pezzi è quella abituale di un full lenght, e questo si rivela un arma a doppio taglio, visto che da una parte evidenzia l’abbondanza di idee del gruppo e dall’altra ci fa notare che i pezzi non sono ben amalgamati tra loro, in quanto si passa da una cavalcata thrash (Hikikomori), al rock strumentale (Roots of grey) alla pezzo malinconico (My doll is called Abyss), al combat rock cantato in sardo (Balentia), al ballatone rock (Gray Summer), al rock scanzonato anni ’80 (Wake up girls), al pezzo stile NOFX (Shining vagina). I ragazzi hanno un ottima tecnica strumentale e i dodici pezzi del demo presi singolarmente sono ottimi ma messi tutti insieme ci danno un idea poco chiara sul genere a cui il gruppo si vuole accostare, infatti son stato a scervellarmi per inquadrarli su un genere definito e ho optato per un generic rock. In conclusione ragazzi, l’unico consiglio che vorrei darvi è di dedicarvi a dare un impronta e uno stile tutto vostro ai pezzi. Il tempo è sicuramente dalla vostra parte vista la vostra età! Prodotto vivamente consigliato agli open minded.

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