Hell's Thrash Horsemen «Till Violence» [2013]
Recensione
I russi Hell’s Thrash Horseman, dopo aver firmato un contratto con la nostrana Punishment 18 Records, mandano in ristampa il loro EP del 2009 intitolato “…Til violence”; si intuisce anche solo dal nome della band il genere musicale che i nostri ci propongono, thrash metal in chiaro american style senza compromessi.
Il cd, tolta l’intro, l’outro e la cover di “The preacher” dei Testament è composto da quattro brani che seguono pedissequamente tutti i cliché del genere puntando l’attenzione esclusivamente sulla potenza lasciando da parte l’originalità e la personalità.
L’opener “Prologue to slaughterhouse” ci riporta indietro di una ventina d’anni quando il thrash della bay area era sulla cresta dell’onda; momenti di pura energia caratterizzati da vere e proprie cavalcate di doppia cassa e da riff di chitarra granitici si affiancano a parti maggiormente lente e cadenzate di “panteriana” memoria; se chiudiamo gli occhi durante l’ascolto non risulta difficile immaginare Phil Anselmo e soci suonare questo brano eccezion fatta per la linea vocale che risulta ancora più “marcia” e gutturale.
Decisamente di livello inferiore la successiva “Beginning of war” in cui le parti maggiormente melodiche risultano essere un po’ troppo banali e noiose caratterizzate da un sound sentito milioni di volte e da un ritmo che stenta a partire, probabilmente a causa dei riff tirati troppo per le lunghe.
“Hell’s Thrash Horseman” è probabilmente il brano più completo di tutto l’EP grazie a diversi cambi di ritmo e agli assoli di chitarra dal sound straziante che ci lacera i padiglioni auricolari. Ci troviamo di fronte ad una buona convivenza tra un heavy metal classico e un thash metal di stampo europeo con l’aggiunta di una linea vocale urlata in stile squisitamente americaneggiante.
Il cd si conclude con “Serial man” in cui è decisamente evidente l’influenza di gruppi come i teutonici Kreator soprattutto per quanto concerne i suoni delle sei corde, sempre molto potenti, ben strutturati e mai esasperati; questa è sicuramente la song che denota più personalità grazie ad una struttura ben congeniata anche nei minimi particolari, riuscendo a mantenere viva l’attenzione dell’ascoltatore.
Questo “…Til death” è quindi un buon lavoro sotto molti aspetti, crudo quanto basta, anche se un po’ troppo spesso risulta scontato; come tutti sappiamo però l’originalità non è di certo la carta vincente di un genere come il thrash metal. La re-masterizzazione dell’EP ha sicuramente migliorato la qualità della registrazione rendendo il lavoro più professionale e appetibile ai più. Consiglio quindi il cd a tutti gli amanti del genere e a tutti coloro che desiderano ascoltare un po’ di sano thrash old style.
Track by Track
- ...Til death S.V.
- Prologue to slaughterhead 70
- Beginning of war 65
- Hell's thrash horseman 70
- Serial man 70
- My feelings to the past S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 55
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
67Recensione di FallenAngel pubblicata il 10.02.2013. Articolo letto 1290 volte.
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