System Annihilated «Furor» [2013]
Recensione
I System Annihilated arrivano dalla Svezia e ci propongono un death metal con influenze hardcore. A dirla come si presentano loro, arrivano dalla città più innovativa del mondo Umea...modesti...in ogni caso la band nasce nel 2009 dove i componenti appena adolescenti decidono che la musica farà parte della loro vita in un modo o nell’altro. Ovviamente a 14/15 anni non possono esserci le possibilità di incidere dischi, ma di fare gavetta e collezionare esperienze si. Nel luglio 2012 nasce invece questo progetto “Furor” che consiste di un metal pesante, groovy e arrabbiato. Quello che vogliono dare all’ascoltatore è una botta di vita: liberare l’anima più disperata e violenta che ognuno di noi cela dentro sé, vogliono vederci urlare e muoverci. A dirla tutta in effetti con questi riff pesanti ed accattivanti non si riesce a stare fermi...soprattutto se si è in sede live. La band riesce bene nel suo intento anche se tra death ed hardcore dire più che siamo sul genere hardcore. Il death metal melodico scandinavo e svedese lo vedo meno presente. Ovviamente ci sono voluti anni per arrivare a questo suono, ma sinceramente non credo si discosti molto dal normale metal-core di questo periodo. Certo degli elementi di base caratteristici magari di influenze più metal ci sono, ma forse mi sarei aspettato più death metal visto il paese di origine. Le canzoni passano bene, la cattiveria e la rabbia che trasuda dalle liriche e da una buona performance strumentale è notevole, ma restano tutte sullo stesso piano. Non noto molti elementi di spicco, né note di eccessiva originalità come invece in più di una occasione professano nella loro biografia. Una traccia che mi ha lasciato piacevolmente impressionato è “Let The Rain Tear It Down”, ma devo dire che per il resto siamo sempre sullo stesso livello, su un ottimo livello (in effetti è difficile pensare che sia il loro album di debutto), ma a mio avviso un po’ troppo già sentito e popolato da troppe altre band. volete headbanging e scatenarvi? Questo gruppo fa al caso vostro, ma se cercate delle sonorità nuove non credo che per voi possa essere interessante. Una cosa del tutto personale: fossi in loro non professerei così tanto la propria bravura e il voler spaccare il culo a tutto e a tutti come se foste sulla scena musicale da tempo, secondo me per un gruppo che si approccia ora al mercato un po’ di modestia non guasta; come dite voi “and now the band is ready to conquer the world” ma ricordate la seconda parte della frase a mio avviso più importante: “one step at the time”.
Track by Track
- This Apocalypse 70
- Furor 75
- What We Created 65
- The Bitter End 70
- Let The Rain Tear It Down 80
- Seven 70
- Parasite 70
- We Stand Alone 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
71Recensione di Vincent pubblicata il 18.02.2013. Articolo letto 1065 volte.
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