Symptom «Opulent Atrocity» [2013]

Symptom ŤOpulent Atrocityť | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
20.02.2013

 

Visualizzazioni:
1257

 

Band:
Symptom

 

Titolo:
Opulent Atrocity

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
JT Gilmore :: Vocals, Instruments

 

Genere:
Darkened and doomed Death Metal

 

Durata:
54' 34"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
12.02.2013

 

Etichetta:
Memento Mori
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Debut album per il polistrumentista statunitense J.T. Gilmore il quale, sotto la veste del progetto Symptom ha pubblicato da poco “Opulent Atrocity”, uno dei dischi più oscuri, soffocanti, malati e sporchi che abbia mai avuto modo di ascoltare.
La one-man-band Symptom suona un Death-Doom sciacquato in liquidi putrescenti e strusciato sopra piattaforme marce e ammuffite per cui potete già fin d’ora immaginarvi che tipo di sonorità vi attende se deciderete di percorrere questo sentiero oscuro che è rappresentato da “Opulent Atrocity”.
La sonorità in generale è molto particolare nonostante non riesca a rintracciare alcunché di originale o di non già sentito ma non è il caso di preoccuparsi in quanto non è questa l’occasione in cui presento un lavoro patetico e costruito in maniera ridicola, il J.T. Gilmore riesce a suonare con naturalezza chitarra, basso e batteria risultando convincente persino con la sua voce in growl profondissima e devastante che conferisce un tocco sicuramente più furente ai brani.
Questi ultimi non si differenziano molto l’un l’altro per cui immaginatevi di trovarvi di fronte quasi ad un continuum sonoro costruito intorno a chitarre ribassate, molto distorte, bassi intensi, ritmi che spaziano tra il classico ritmo Funeral Doom (come nell’opener “The Town Under One Roof”) e il Death Metal vecchia scuola (“Rotting Inanimate” oppure “Operating Theater”) senza tralasciare eventuali sfuriate Black (“Ashen Tomb” o “The Third Floor”).
Una nota di merito è il fatto che compaiano saltuariamente persino degli inserti di samples/keyboards che rendono il brano sicuramente più avvincente e visionario senza porlo in una dimensione ridicola.
“Opulent Atrocity” è un album oscuro fino alla morte, e anche dopo. Sicuramente per intenditori.

Track by Track
  1. The Town Under One Roof 65
  2. Rotting Inanimate 75
  3. Ashen Tomb 75
  4. Into the Scalding Spring 70
  5. Soulfurous Mist 65
  6. The Hanging Gardener 70
  7. Operating Theater 70
  8. The Third Floor 65
  9. Chronivorous Horror 70
  10. Desecrated by Modernity 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
70

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 20.02.2013. Articolo letto 1257 volte.

 

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