Vitriol «Into the Silence I Sink» [2012]

Vitriol «Into The Silence I Sink» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Elbereth »

 

Recensione Pubblicata il:
22.02.2013

 

Visualizzazioni:
2720

 

Band:
Vitriol
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Titolo:
Into the Silence I Sink

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Francesco Lombardo - Bass
Michele Panepinto - Drums
Piero Carvello - Keyboards
Tommaso Semrov - Guitars
Alessandro Sanfilippo - Guitars
Gianluca Pappalardo - Vocals

 

Genere:
progressive metal

 

Durata:
1h 1' 38"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
08.11.2012

 

Etichetta:
Melodic Revolution Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Per l’ennesima volta ripigio play.
Sono giorni che ascolto quest’album, diversi stati d’animo, diversi approcci e ancora non riesco a trovare gli aggettivi giusti per descriverlo.

I Vitriol, brillante proposta italiana del panorama progressive, a distanza di tre anni dalla pubblicazione dell’EP omonimo del 2009, rilasciano “Into the Silence I Sink”, un concept che ruota intorno al tema dell’incomunicabilità (tema tanto caro agli intramontabili Pink Floyd).

Piacevoli echi di Tool, Dream Theater e Pain of Salvation emergono dalle atmosfere cupe , malinconiche e rabbiose magistralmente evocate; la fusione di elementi compositivi molto diversi permette alla band bolognese di crearsi un’impronta propria mantenendo comunque alto il livello complessivo, sia del sound che delle armonie, regalando all’ascoltatore dieci tracce mai ripetitive, assoli tecnicamente notevoli, melodie suadenti e graffianti per un risultato che oserei definire cangiante.

La voce di Pappalardo, il cui timbro calza a pennello al progressive rock, si inserisce chirurgicamente in un background di possenti e temprate chitarre, sognanti keys e ritmiche incalzanti, mai banali, per passare di volta in volta il testimone ai vari elementi messi in luce durante le parti strumentali che costellano l’intero album.

“Into the Silence I Sink” è un lavoro che merita attenzione per cui non farò un’analisi approfondita di ogni brano, no spoiler, per lasciare ad ognuno il piacere e il gusto della scoperta.

Un progressive rock poliedrico, dalle mille sfumature, che mi ha lasciata incollata, entusiasta e curiosa, alle casse dello stereo per un’ora intera: fortemente consigliato.

Track by Track
  1. Behind the Electric Veil 85
  2. Slowly She Dies 85
  3. Arabesque 85
  4. Sinking 80
  5. The Frozen Wind 85
  6. Endless Spiral 95
  7. Despite Your Cries 90
  8. Oceans 100
  9. The Continuous Struggle 85
  10. Three Times 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
88

 

Recensione di Elbereth pubblicata il 22.02.2013. Articolo letto 2720 volte.

 

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