Savior From Anger «Age of Decadence» [2013]

Savior From Anger «Age Of Decadence» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
22.02.2013

 

Visualizzazioni:
2648

 

Band:
Savior From Anger
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Titolo:
Age of Decadence

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Marco Ruggiero Lead & rhythm guitars, bass and lead vocals
Franco Fiordellisi: bass
Michele Coppola: drums
Thore De Matteo: vocals
Claudio Albero: guitar

 

Genere:
Speed Metal Power / Heavy Metal / Thrash Metal

 

Durata:
42' 56"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
31.01.2013

 

Etichetta:
MyGraveyard Productions
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Con i Savior From Anger saliamo su un'ipotetica Delorean, e via, insieme a Marty McFly torniamo esattamente dove il famoso film comincia: metà anni 80. Esordi di un thrash ancora contaminato da profusioni classiche e speed metal roboante. Qui il tempo si è proprio fermato, anche nella produzione sonora; potrebbero essere facilmente inseriti in quel ramo di band interessate a ricalcare agiograficamente le gesta dei precursori del furore americano anni 80: il retro metal. Che devo dire di non aver mai amato particolarmente, mi suona troppo come una pantomima fine a sé stessa, sebbene qualche volta ci si possa pure cascare. In questo caso Megadeth e Metallica sono le basi cronologiche e chitarristiche, associate ad un power del tutto americano, guidato da una voce a dir poco acuta: talvolta addirittura tagliente come uno stiletto. E qui, degustibus, ma la trovo più fastidiosa che eccessiva o aggressiva; ed è infatti in grado di minare tutta la resa dell'album. Per quanto riguarda la parte strumentale, invece, nell'intero album aleggia uno spirito incredibilmente selvaggio, e questo permette di proseguire nell'ascolto senza distrarsi troppo; un riffing canonico, ma robusto, e una sezione ritmica perennemente nervosa spingono volentieri ad un po' di sano headbanging.
Sfortunatamente, a conti fatti, quello che resta è fin troppo scontato e poco rimane in testa, anche dopo diversi ascolti, ad esempio, di una ballad sentita fino allo sfinimento come “Warrior Princess”, dove persino l'assolo si potrebbe dire che suona ingenuo, e fa sorridere. Do la colpa ad un'ispirazione troppo esagerata a metodi compositivi, fin troppo vecchi, riscontrabili soprattutto nei cori, nelle linee vocali e negli arrangiamenti. Urge un minimo di svecchiamento, per non scadere in una farsa che va ben oltre il tributo.

Track by Track
  1. Deathburst 60
  2. Hypocrite 60
  3. Inside Scream 55
  4. Living Nightmares 55
  5. To Fall 50
  6. Concatenation 60
  7. Bullet Hole Hunger 55
  8. Warrior Princess 45
  9. Face To Face 55
  10. Bloodline 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
57

 

Recensione di June pubblicata il 22.02.2013. Articolo letto 2648 volte.

 

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