Megascavenger «Descent Of Yuggoth» [2012]

Megascavenger «Descent Of Yuggoth» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
27.02.2013

 

Visualizzazioni:
906

 

Band:
Megascavenger

 

Titolo:
Descent Of Yuggoth

 

Nazione:
Svezia

 

Formazione:
Roger Johansson :: vocals, guitars, bass
Brynjar Helgetun :: drums

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
36' 42"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
16.12.2012

 

Etichetta:
Selfmadegod Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il polistrumentista e cantante Roger Johansson milita anche nel Paganizer, Putrevore, The 11th Hour, The Grotesquery, Demiurg, Bone Gnawer e molti altri per cui, dal background, già potete immaginare che razza di elemento sia, cionondimeno il nostro amico dallo scorso anno ha generato questo progetto chiamato Megascavenger per avvalorare il suo stile compositivo ed ha posto dietro alle pelli il drummer Brynjar Helgetun (già attivo anche con Crypticus, The Grotesquery, The Skeletal etc.) ed ha pubblicato dapprima l’EP “Songs Of Flesh pt.1” e poi, nello stesso anno, questo lovecraftiano Descent Of Yuggoth che si propone come prima uscita in studio quanto a full-length.
Un’ambiziosa e corposa mezzoretta attende l’ascoltatore tra marci richiami al mondo dell’occulto e Death Metal pesante, ossessivo, dai toni gravi e muscolosi ma dalla sostanza che non ritengo all’altezza di un così noto compositore e strumentista.
Se dal un lato le voci sono oscure, sporche ma curate e non banali, dall’altro i brani non riescono a prendere il volo né a convincere a pieno risultando impastate male e con troppe poche angolazioni da cui guardarle.
Troppo lineari e prevedibili così come sostanzialmente noiose, le canzoni di “Descent Of Yuggoth” richiamano un po’ quel fan sfegatato ma nulla più e come originalità gli si può dare una sufficienza più per il rispetto di tanto lavoro dietro che per altro, non avendo la benché minima tendenza ad alternare momenti alti e momenti bassi. C’è una piattezza di fondo che mi ha dato un fastidio assoluto portandomi a domandarmi quando il disco sarebbe terminato, quesito uscito fuori dalla naturale consapevolezza che Johansson probabilmente mette troppa carne al fuoco e qualcosa ne risente di certo, peccato che stavolta è toccato al suo progetto solista che non ritengo all’altezza.
Sufficiente ma un tantino scontato.

Track by Track
  1. Nihilisticon 60
  2. Descent Of Yuggoth 65
  3. Smokescreen Armageddon 65
  4. Catapulted Through Aeons 50
  5. Void Of Damnation 60
  6. Funerals And Ceremonies 50
  7. Death Obsessed 50
  8. No Haven For The Sane 60
  9. Revel With Vermin 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
60

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 27.02.2013. Articolo letto 906 volte.

 

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