Krypts «Unending Degradation» [2013]

Krypts «Unending Degradation» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
04.03.2013

 

Visualizzazioni:
1024

 

Band:
Krypts
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Titolo:
Unending Degradation

 

Nazione:
Finlandia

 

Formazione:
Otso Ukkonen :: Drums
Ville Snicker :: Guitars
Antti Kotiranta :: Vocals, Bass

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
39' 46"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
19.02.2013

 

Etichetta:
Dark Descent Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
ClawHammer PR
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Recensione

Il cd di debutto dei finlandesi Krypts (che giusto per chiarire: non vanno assolutamente confusi con I più famosi norvegesi Krypt) esce per la Dark Descent Records e costituisce un episodio di catacombale death/doom, con una prevalenza dei tempi lenti e asfissianti del decondo genere da me citato. Il disco non è estremamente lento come i Catacombs e neanche è particolarmente old school come gli Autopsy, al contrario i Krypts sembrano usare delle atmosfere mefitiche più tipiche del doom stesso basate da riffs di chitarra composti molto spesso da singole note basse e da un basso pulsante e accentuato, su cui si staglia un growl cavernosissimo. Ciò avviene anche per le più sparse parti veloci presenti, come quelle dell’inizio di “Blessed entwinement”, “Dormancy of the ancients” e della violenta “Day of reckoning”, ma in generale il mood predominante è quello di certi primi Nile e dei Rottrevore.
Il risultato, come forse si sarà capito, ci sta tutto. Si tratta di un disco non particolarmente dinamico, ma efficace nei riffs e nelle atmosfere maligne dell’album, evidenti nelle stupende “Open the crypt” e “Dormancy of the ancients”, con la penultima “Day of reckoning” a fornire uno dei pochi sfoghi old school meritati ed efficaci. Il tutto su di una qualità sonora molto buona e una veste grafica invitante e molto buona per il genere proposto. Difetti vistosi direi che non ce ne sono, ma probabilmente ai Krypts è lecito chiedere un qualche miglioramento d’intensità nelle parti veloci, che finora sono buone in quanto a atmosfera, ma non sono mai molto aggressive, e forse questo è un punto dove i Krypts possono migliorare.
In conclusione: disco consigliabile per gli amanti del death/doom e magari, visti i riff, anche a qualche fanatico di stoner che non disdegna il metal estremo. Da ascoltare!

Track by Track
  1. Perpetual beyond 65
  2. Blessed Entwinement 70
  3. Open the crypt 85
  4. Dormancy of the ancients 80
  5. Inhale 65
  6. The black smoke 75
  7. Day of reckoning S.V.
  8. Beneath the archaic 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
74

 

Recensione di Snarl pubblicata il 04.03.2013. Articolo letto 1024 volte.

 

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