Moghul «Dead Empires» [2013]

Moghul «Dead Empires» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Vincent »

 

Recensione Pubblicata il:
06.03.2013

 

Visualizzazioni:
875

 

Band:
Moghul
[MetalWave] Invia una email a Moghul [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Moghul [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Moghul

 

Titolo:
Dead Empires

 

Nazione:
U.k.

 

Formazione:
James Neuenhaus - Vocals - Guitar
Joseph Barber - Vocals - Guitar
Adam Wiseman - Bass
Tom Woods - Vocals - Drums

 

Genere:
Doom / Sludge

 

Durata:
23' 53"

 

Formato:
Vinile 10"

 

Data di Uscita:
28.01.2013

 

Etichetta:
Devizes Records
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Devizes Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Devizes Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Infektion PR
[MetalWave] Invia una email a Infektion PR [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Infektion PR [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Infektion PR

 

Recensione

Non capisco come mai, ma da un po’ di tempo a questa parte mi ritrovo sempre a dover recensire lavori sprovvisti di un numero elevato di tracce, ma che durano una vita! Forse la InfectionPR ora punta su questo tipo di artisti? Questa volta è il turno dei Moghul, band stoner-doom metal proveniente da Birmingham (UK), che ci propone questo disco in formato vinile/digitale fatto solamente da due tracce: quella per il lato A e quella per il lato B. hanno anche pubblicato un vinile in edizione limitata, green vinyl (come fecero gli Slipknot a suo tempo), in sole 80 copie, ed un black vinyl di 110 copie. Il sound è tipico dello stoner e del doom anche se non mancano tratti magari più souther e sludge metal. Sicuramente non mancano di preparazione e di attinenza al genere in questione, grandi riff di chitarra sporca e pesante con una batteria che detta il ritmo in maniera cadenzata e violenta. L’atmosfera che creano è notevole ed anche la voce ha una buona presenza. Il disco va ascoltato ad alto volume per carpirne veramente l’essenza ed ogni accordo/nota è suonato/a in maniera perfetta. La cosa che mi lascia sempre molto dubitare di queste band è la lunghezza delle tracce a discapito di una variazione stilistica e metrica della canzone, mi spiego meglio: nella seconda traccia, quella del lato B (“Hidden Hand”), la band cerca qualche variazione sul tema ed introduce delle parti più diversificate tra loro, ma restano sempre troppo “sul pezzo” e sul loro modo di suonare. Io per carità senza nulla togliere a questo genere , lo trovo un po’ ripetitivo a lungo andare soprattutto se lo devo immaginare in chiave live. Per quanto mi riguarda anche se il tutto è ben plasmato e suonato si dovrebbe diversificare di più la traccia, inserendo variazioni stilistiche, anche sulla voce. In ogni caso il lavoro è molto ben fatto e non posso rapportare il giudizio in una direzione che sarebbe troppo soggettiva quindi mi limiterò a dire che per gli amanti del genere sicuramente questo è uno di quei dischi che si apprezzano, ma per quanto mi riguarda l’atmosfera generata dalla band mi resta molto da sottofondo, senza farmi drizzare le orecchie.

Track by Track
  1. Side A - Dead Empires 70
  2. Side B - Hidden Hand 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Vincent pubblicata il 06.03.2013. Articolo letto 875 volte.

 

Articoli Correlati

News
  • Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.