Paganizer «Stillborn Revelations and Revel in Human Filth» [2012]

Paganizer «Stillborn Revelations And Revel In Human Filth» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
09.03.2013

 

Visualizzazioni:
850

 

Band:
Paganizer
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Titolo:
Stillborn Revelations and Revel in Human Filth

 

Nazione:
Svezia

 

Formazione:
Matthias Fiebig :: Drums
Emil Koverot :: Guitars
Roger "Rogga" Johansson :: Vocals, Guitars
Oskar Nilsson :: Bass

 

Genere:
Death / Thrash Metal

 

Durata:
1h 13' 52"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
26.11.2012

 

Etichetta:
Vic Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Questo non è il nuovo cd dei Paganizer, gruppo abbastanza di successo nell’underground death metal svedese, ma una riproposizione di una fase della carriera di questa band quando per un determinato periodo di tempo cambiò nome e si chiamò, appunto, Carve, rilasciando due album, che si chiamano “Stillborn Revelations” (2002) e “Revel in human filth” (2004), da cui appunto il nome del disco spiegato. Ciò che otterrete, dunque, saranno 20 tracce di death metal non eccessivamente old school, spesso dai tempi medi di batteria e più dissonante che dal feeling maligno, più paragonabile ai primi Dismember o Nihilist che a bands come Incantation o Grotesque, e un minutaggio totale di quasi 73 minuti.
Un disco dunque conveniente dal punto di vista del rapporto qualità/prezzo, visto che le composizioni sono tutte di buona fattura, tra le quali spiccano “As wolves are fed” e “Creatures with wings”, ma con tutte le altre che in generale ci danno buone impressioni, fatta eccezione per alcune canzoni più tendenti all’hardcore nella parte finale del disco, che ho gradito di meno. Altrove non sono da meno certe ripetitività di songwriting e l’uso di soluzioni trite, e forse (difetto più grave di tutti), l’operato in questo disco non è troppo diverso da quanto già fatto in altri dischi dei Paganizer e dei loro molteplici side projects (Sinners Burn tra tutti), per cui a volte si sente anche un odore di non imprescindibilità e di disco carino ma mai davvero in grado di farti gridare di gioia.
Risultato: buono? Sì. Fondamentale? No. Si tratta di un disco che per la qualità musicale proposta è apprezzabile, ma nonostante tutto non riesce ad emergere dallo status di “cd di nicchia” e riservato ai fans più incalliti del death metal svedese e delle bands suddette. Il mio consiglio è di dargli pur sempre un ascolto visto che il cd non è brutto e poi decidete. Se poi la label lo mette a un prezzo ridotto, l’ascolto del cd sarà tranquillamente consigliato.

Track by Track
  1. Darker Skies 70
  2. Millennium 70
  3. ...As wolves are fed 80
  4. Flatline 70
  5. Inhotep 70
  6. Burn the dead 70
  7. Creatures with wings 80
  8. Circle of damnation 75
  9. Operation Re- crucifixtion 70
  10. Hunters rise from turmoil 70
  11. As wolves (bonus track) 70
  12. The one true hate (bonus track) 70
  13. Cold as fear (bonus track) 70
  14. Storm across a dead planet 75
  15. Hatred unbound 70
  16. Soulrape unleashed 75
  17. Dimview to afterlife 65
  18. Amongst the ruins 70
  19. Humanity delete 70
  20. Fall from disgrace 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Snarl pubblicata il 09.03.2013. Articolo letto 850 volte.

 

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