Bleed The Man «Ashes From The Past» [2013]
Recensione
I Bleed The Man sono un gruppo proveniente da Mallorca, Spagna. Il loro sound ripropone un Melodic Death Metal che presenta inoltre, in qualche tratto, elementi 'Core.
Andiamo più nel dettaglio, analizzando il loro ultimo album in studio "Ashes From The Past", rilasciato sotto la casa discografica "Psychosomatic Studio Recordings".
Come già detto in precedenza, l'album presenta sonorità MeloDeath, eseguito in maniera ottimale. Un plauso va al batterista Arturo Fernandez, che dimostra ottime doti tecniche, enfatizzando, con il suo drumming, i tratti più imponenti di chitarra, rendendoli molto incisivi, ed eseguendo un precisissimo blast beat nelle sezioni più spinte.
Il lavoro dei chitarristi (Ben Markham e Pedro Alvarez) si presenta come un guitar-playing piuttosto standard, alternando classici riffs massicci a parti più melodiche ed orecchiabili e riuscendo inoltre a collegare i due "momenti" in ottima maniera, grazie anche al lavoro del bassista Miquel Riutort.
Il vocalist del gruppo, Jose Joyas, si dimostra molto capace sia nei cantati clean che nelle parti growl, integrandosi bene con lo sfondo strumentale.
In quest'album ritroviamo (solo in parte) ispirazioni prettamente Metalcore, soprattutto per quanto riguarda gli interessantissimi breakdown che fungono da ponte tra una sezione ritmica all'altra dei brani.
La pecca principale di questo lavoro è la sua monotonia: infatti, risulta essere spesso ripetitivo in termini di composizione e dunque poco originale, oltre che "non-innovativo": il loro è infatti uno stile che si rifà al Gothenburg Sound, ovvero al tradizionale Melodic Death Metal )nato e sviluppatosi grazie a gruppi di rilevante importanza quali In Flames, Dark Tranquillity e At The Gates) al quale però non è stata apportata alcuna "modifica" o sperimentazione musicale.
Nonostante ciò i Bleed The Man sembrano essere un valido fenomeno nella scena MeloDeath odierna, dandone piena dimostrazione con tale album.
Non resta che aspettare il loro rientro in studio, per la scrittura di altri brani, sperando che il prossimo album risulti essere più innovativo ed originale.
Track by Track
- Save Your Soul 60
- Human Nature 65
- Still Have Time 60
- Another Human Fault 70
- The Most Precious Gift 60
- The Follower 60
- Walk Through My Hand 60
- Mind Prison 65
- Automatic Thoughts 65
- Face To Face 80
- Obscurity Is My Name 65
- Confront The Truth 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 90
- Qualità Artwork: 85
- Originalità: 40
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
67Recensione di V-Rhyme pubblicata il 15.03.2013. Articolo letto 1092 volte.
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