Recensione

Per i punk finlandesi Perikato è giunto il momento di una pubblicazione in 7’’ sotto forma di EP di 9 pezzi veloci e corti come schegge impazzite che colpiscono l’ascoltatore che è ben abituato a questo tipo di sound. Per tutti gli altri o chi predilige onde sonore più “disciplinate” sconsiglio vivamente anche il solo ascolto di questo materiale per ragioni che hanno dell’ovvio: è Punk Hardcore che guarda al Grind ma che è ben lungi dall’essere considerato un prodotto valido per una vendita internazionale come potrebbe essere, chessò, per i Napalm Death di Scum, disco che, sebbene attempato, rimane un must.
Per i Perikato il discorso è diverso: fanno un casino bestiale e non lo fanno nemmeno tanto bene visto che il drummer sono più le volte che si sbaglia che quelle in cui azzecca un normalissimo up-tempo in stile hardcore standard e i riff taglienti come seghe compiono riff che, ovviamente, non vogliono avere nulla di originale. Il singer fa il resto: urla in finlandese.
Ad accompagnare il tutto foto di un live nel quale il trio (?) se la canta e se la suona sopra un palchetto e il pubblico si comporta esattamente come immaginate, ovvero vola e si dimena. Questo mi fa pensare che almeno nell’underground della terra dei mille laghi il nome Perikato significhi qualcosa mentre qui in Italia non credo di conoscere nessuno al quale il moniker dei nostri suoni familiare. Poco importa: se fate parte di quella fetta di pubblico che adora questo genere di cose accomodatevi, altrimenti avete sprecato 3 minuti nella lettura di questa recensione ma consolatevi almeno sapendo che il sottoscritto ha sprecato 6 minuti e 16 secondi della sua vita.

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