Relics Of Martyrs «Scenes of Blood and Betrayal» [2012]

Relics Of Martyrs «Scenes Of Blood And Betrayal» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Revenant »

 

Recensione Pubblicata il:
21.03.2013

 

Visualizzazioni:
1062

 

Band:
Relics Of Martyrs
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Titolo:
Scenes of Blood and Betrayal

 

Nazione:
Giordania

 

Formazione:
Masis Mardirossian :: Drums
Yazan Sarayrah :: Lead Guitar
Amr Atieh :: Vocals
Zaher Madanat :: Bass Guitar
Hrayr Mardirossian :: Rhythm Guitar

 

Genere:
Thrash/Death Metal

 

Durata:
41' 12"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
07.09.2012

 

Etichetta:
Noisehead Records
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Distribuzione:
STF Records
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Agenzia di Promozione:
Wildhorizon Media
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Recensione

Quaranta minuti dura l’esordio dei Relics of Martyrs, e i ragazzi in questione ce la mettono tutta per condensare tutto ciò che hanno da dire. La band viene dalla Giordania e ce lo fa sapere tramite l’intro del disco che è appunto una melodia arabeggiante. Il punto cruciale di questa band è che non riesce focalizzare bene; vorrebbero tanto regalarci un buon disco di death metal groovy imbastardito con del thrash ed in parte ci riescono, ma spesso perdono la bussola e ci troviamo di fronte a un death metal molto semplice e diretto, con alcuni passaggi che sembrano usciti direttamente dai Kreator di “Estreme Aggression”, e (ma questo potrei sentirlo solo io, attenzione) alcuni passaggi usciti direttamente dalla nwobhm. Cose belle quindi, solo che magari qualcuno può storcere il naso di fronte a ritmi prettamente speed metal con tanto di growl sopra. Il cantante in particolare risulta essere abbastanza duttile grazie alla sua capacità di passare dal growl più gutturale a uno scream quasi da black metal, e questo contribuisce molto a rendere un po’ più interessante la proposta musicale dei Relics of Martyrs, dato che molto spesso la parte strumentale risulta appiattita da riff un po’ troppo banali e una batteria poco incisiva. In alcuni momenti si batte pure il piedino, ma è difficile arrivare alla fine del cd con ancora tutta l’attenzione focalizzata sul disco. Neanche i momenti solistici fanno il balzo, dato che spesso si limitano a sterili sweep e fraseggi costruiti in maniera banale. Giusto in “Of an Earth and Death” si respira un po’ di aria di cambiamento, dove qua e la vengono in mente i Testament di “The Ritual”, e sempre i Testament vengono alla mente nella successiva “Justice Has Been Served” soprattutto per quanto riguarda ritmica e riff. In sostanza, ci troviamo di fronte a una band onesta che non riserva però grandi sorprese. Per essere un debutto c’è da essere positivi perché anche se probabilmente consegnerete il cd alla polvere dopo il quarto ascolto, le potenzialità ci sono.

Track by Track
  1. What lays Beneath 70
  2. Hidden in the Sand 60
  3. Vigil Dream 70
  4. A March for Freedom 75
  5. Land of the Untold 60
  6. Judas Between Us 65
  7. Of an Earth and Death 70
  8. Justice Has Been Served 65
  9. Rule of Nature 60
  10. Code of Honor 65
  11. The Martyrs Journey 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 55
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
63

 

Recensione di Revenant pubblicata il 21.03.2013. Articolo letto 1062 volte.

 

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