Recensione

E’ sempre un piacere per il sottoscritto scovare le band più stravaganti o quantomeno estranee dalla noiosa e prevedibile normalità ma il piacere è ancora più grande se una di queste realtà è rappresentata da una band di miei conterranei ternani.
Nota di preambolo obbligatoria: il disco in questione (“Lampo”) non è recente ma riguarda il periodo nel quale il drummer Lorenzo Nicolini militava nella band prima di lasciare il posto al più recente batterista Giulio Marconi.
Si chiamano GueRRRa, rigorosamente con tre “R” e ciò che intendono proporre non è certo qualcosa per tutti i palati o in questo caso, per tutte le orecchie. Ci sono ascoltatori piuttosto viziati come il sottoscritto che apprezzano immediatamente un lavoro compositivo così ben strutturato e di certo non si lasciano ingannare da una scelta di strumenti che può risultare volutamente scarna e ridotta all’osso con elementi base rintracciabili nel trio chitarra, basso e batteria.
Strumentali e fieri di essero, il trio spara una cartuccia dietro l’altra lasciandoci ben stupidi di tanta tecnica, follia generale che alimenta i pezzi e tanta passione per ciò che si fa, questo lasciatemi dire che è innegabile.
Si respira un’aria di sapiente genialità di fondo che è ben mostrata da brani come “Golpe”, “L'Altra”, “Termite” ma anche “3R” e “Blitzkrieg” tanto per citarne alcuni e inserirli in qualche calderone musicale potrebbe essere sicuramente un’impresa più ardua di ciò che si pensi poiché questo eccentrico Jazz-Math-Core che prende il volo in ogni pezzo sembra essere stato immerso nella salsa policromatica tanto cara a quel Zappa dei tempi che furono, così attuale da sembrare uscito l’altro ieri. Zappa è sicuramente tra gli ascolti della band o, se così non dovesse essere, a livello inconscio i tre suonano con un’attitudine che ricorda un po’ l’operato del genio citato poc’anzi quindi tanto di cappello.
C’è uno stravolgimento generale di ogni canone estetico che possiate pensare. C’è Jazz, c’è Fusion e musica sperimentale contemporanea che non disdegna nemmeno fugaci occhiate verso l’Hard Rock, seppur per brevissimi periodi di tempo. La forma-canzone è un termine che potete certamente scordarvi quando state per ascoltare i GueRRRa, potete dimenticarvi forme stilistiche quali il metal o il rock presi nel loro insieme ma invece aprite la mente verso poliritmie, culture musicali complesse, dissonanze, discordanze, dialoghi sonori tra i tre strumenti che sembrano come tre bambini intenti a giocare, realtà distorte, spostamenti di ritmo su basi armoniche interessanti e accattivanti.
In breve potremmo dire che vi aspetta una mezzoretta abbondante di musica di nicchia creata come sublimazione di un essere che sembra aver molto da comunicare. Gli atti creativi contenuti in “Lampo” sono quasi mostruosi e la buona notizia è che i nostri hanno in cantiere un altro platter. Sapremo vedere di certo cos’altro hanno inventato stavolta.
La macchina dei GueRRRa sembra accesa e perfettamente funzionante. Ottimo lavoro e alla prossima!

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