Odradek Room «Bardo. Relative Reality» [2013]

Odradek Room «Bardo. Relative Reality» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
29.03.2013

 

Visualizzazioni:
1044

 

Band:
Odradek Room
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Titolo:
Bardo. Relative Reality

 

Nazione:
Ucraina

 

Formazione:

 

Genere:
Atmospheric / Progressive Death-Doom

 

Durata:
58' 2"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
09.03.2013

 

Etichetta:
Hypnotic Dirge Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Kafka deve aver influenzato non poco il trio dell’Ucraina in questione visto che Odradek Room è il nome di un racconto del geniale scrittore. Ad ogni modo arrivano inaspettatamente questi tre loschi figuri dall’Est che propongono qualcosa che senza ombra di dubbio posso consigliare ad amanti del progetto francese Alcest, tipo di musica che si ripercuote pesantemente durante tutta la durata di questo “Bardo. Relative Reality” per un’ora di Atmospheric Doom, lento come fiocchi di neve che cadono senza il vento e noioso come un disco che di originale non ha proprio nulla ma qui si va a parare sui gusti personali.
Ciò che peso di “Bardo. Relative Reality“ è tutto sommato riassumibile in poche righe poiché ritengo che ormai settare una chitarra in clean con riverbero alto e delay su dei bpm bassi e arpeggiare lievemente sia diventato un po’ troppo di moda fin dai tempi degli Swallow The Sun, Katatonia e, appunto, l’Alcest dell’ultim’ora. Band blasonate fino alla fine che han sempre fatto musica buona nonostante tutto e che fanno quasi sold-out vista l’enorme mole di aficionados del genere.
Ciò che potete ascoltare in band come quelle citate poc’anzi, potete ascoltarlo in questi Odradek Room, melensi, romantici, con occhiate fugaci al Black Metal (dal dubbio gusto per altro) e dalle composizioni che arrivano persino a superare i 12 minuti (“A painting (Digging Into The Canvas With Oil)”) scegliendo sempre e comunque la strada dell’atmosfera triste e malinconica.
Certo è da dire che di impegno ce ne hanno messo molto ma che, a stringer su, c’è ancora molto lavoro da fare per uscire dal mucchio.
Attualmente sono una delle tante band che suonano musica simile e restano in un contesto ordinario; occorre un po’ di coraggio e un pizzico di originalità.

Track by Track
  1. Theatre of Forms 60
  2. Inflorescence Of Silence 60
  3. A painting (Digging Into The Canvas With Oil) 60
  4. Suffocation 60
  5. Faded Reality 55
  6. River 55
  7. Cold Light 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
59

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 29.03.2013. Articolo letto 1044 volte.

 

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