Litro «Art Is Freedom: Free Yourselves» [2013]

Litro «Art Is Freedom: Free Yourselves» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
29.03.2013

 

Visualizzazioni:
1758

 

Band:
Litro
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Titolo:
Art Is Freedom: Free Yourselves

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:

 

Genere:
Post-Rock

 

Durata:
40' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
28.02.2013

 

Etichetta:
Volcan Records
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Distribuzione:
The Orchard
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il progetto Litro nasce con un’ intenzione nobile, ovvero quella di spargere il concetto di arte anche al fuori del discorso musica e infatti da ogni brano nascono intenti visivi, letterali, fotografici etc.
Il primo esempio che mi può venire in mente sono senz’altro i Sigur Rose, ormai portati allo stremo con innumerevoli tentativi di imitazione (persino nel mondo dell’Heavy Metal), ma qui presentati sotto forma di influenza del tutto “innocua” grazie a brani come “Etruria” o “Schetterling” mentre con l’opener “Nera” mi sono balzati alla mente quei tanto noti Klimt 1918 che da anni ormai circolano in parecchi lettori cd del nostro paese. C’è da dire che “Nera” non mi ha particolarmente appassionato, vuoi per il suo incedere troppo e irrimediabilmente emo e quindi troppo dolce da risultare stomachevole ma son pareri.
Con le successive tracce la questione va migliorando poiché le atmosfere eteree e sognanti si fanno strada lungo percorsi del tutto intimi, per lo più strumentali, articolati con arpeggi di chitarra che si snodano sopra tappeti leggeri e sofferti, così “Etruria” come in fondo “Jonium” che inizia guardando il Doom Metal classico ma poi si placa e ritorna sui lidi di cui sopra.
Con “Cloe” si prosegue con l’emotività più dolce e melanconica iniziata con “Nera” ma ivi presentata in modo forse più personale e per questo più convincente, ricordando solo in parte un po’ di Gothic Rock dei tempi andati e, più avanti nel tempo, anche il tanto blasonato Alcest dei nostri tempi ma senza risultare tendenti al Metal in nessun caso.
A chiudere “Sam”, brano senz’altro più ambient ed estatico del lotto, nonché quello che ho maggiormente preferito per la quantità di personalità di fondo che vi ho riscontrato, sent’altro superiore alle altre tracce ma si resta sempre su un piano soggettivo.
Disco senz’altro da approfondire ma non indicato per tutte le orecchie.

Track by Track
  1. Nera 50
  2. Schmetterling 65
  3. Etruria 70
  4. Fragile 60
  5. Jonium 65
  6. Cloe 65
  7. Sam 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
65

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 29.03.2013. Articolo letto 1758 volte.

 

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