Intractable «Inner Decay» [2013]

Intractable «Inner Decay» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Carnival Creation »

Recensione Pubblicata il:
02.04.2013

Band:
Intractable

Titolo:
Inner Decay

Nazione:
Svizzera

Formazione:
Benjamin Kottmann :: Vocals, Drums
Markus Hospenthal :: Guitars
Dominik Meier :: Guitars
Michael Schuler :: Bass

Genere:

Durata:
50' 41"

Formato:
CD

Data di Uscita:
22.12.2012

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
MetalMessage

Recensione

Gli Intractable sono una singolare formazione svizzera in qui la figura del leader cantante coincide con quella del batterista e dopo un paio di ascolti del loro esordio “Inner Decay“ posso senz’altro ammettere che Benjamin Kottmann se la cava piuttosto bene in entrambi i ruoli, specialmente in quello che lo vede dietro le pelli.
“Inner Decay” non soffre di mancanza di entusiasmo e si fa portavoce sicuramente di tutti gli ascolti del quartetto, motivo second cui mi viene da pensare che sia l’intera proposta di metal estremo scandinava, teutonica e d’oltreoceano nonché qualche arrivata al Nu-Metal più moderno facciano senz’altro parte del bagaglio musicale di questi “intrattabili”.
Questa oretta scarsa di Thrash-Death Metal ammette intromissioni da parte di qualsiasi modernità e testimonia un gran lavoro sia in sala prove che in fase studio, considerando che dietro alla band non ci sono altre persone che loro stessi quanto a produzione ecco perché “Inner Decay“ probabilmente acquista ancora più valore se andiamo a parlare di intensità di espressività, elemento che nella combo svizzera non manca di certo.
E proprio di intensità sono pregne certe composizioni come ad esempio “The New Belief” o “Social Parasite” nella quale coesistono persino svariati mosh e stop ‘n’ go piuttosto riusciti.
Tranne un paio di episodi riempitivi piuttosto ordinari (“Down” e “Scream For Me”) che avrei senz’altro escluso dalla track-list non arrivando ad un numero forse eccessivo di tracce per un debut album, l’intero lotto si struttura e si snoda decentemente facendoci ben comprendere l’operato degli Intractable e andando a incuriosire l’ascoltatore quasi mettendolo di fronte a tante piccole sfaccettature nascoste all’interno dei brani, quasi come fossero piccoli segreti da svelare tanto è “grassa” la musica dei nostri.
Produzione davvero ottima e scelta dei suoni azzeccata e moderna, certamente al passo coi tempi senza eccedere in una prova modaiola e inefficace. Debut riuscito.