Cubre «Irrationalis» [2013]
Cubre
Titolo:
Irrationalis
Nazione:
Italia
Formazione:
Berto :: Vocals
Bordis :: Guitar
Sulus :: Bass
Igor :: Drums
Genere:
Progressive Post-HC
Durata:
51' 4"
Formato:
CD
2013
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Sette anni sono passati dall’ultimo studio album “Sights Of Unstable Flows”, in sette anni può accadere di tutto: cambiano le persone, maturano i rapporti, evolve la propria percezione della vita e di certo succedono dei fatti che possono stravolgerti l’esistenza così tu sei ancora qui ma con il senno di poi e con la differenza che rispetto al passato vedi il tutto più chiaramente. Qualcuno osa, qualcuno, vuoi per timore o per vergogna, vuoi per tutta una serie di cose, resta lì dov’è.
Tanto è cambiato nella musica dei Cubre negli anni e dopo “Live For Need” possiamo affermare con certezza che una nuova era sia iniziata oppure, se preferite, un nuovo capitolo è stato inaugurato: il periodo dell’osare. Sì, perché i Cubre ormai non hanno più bisogno di dimostrare nulla a nessuno e possono permettersi di fare sostanzialmente ciò che vogliono.
“La vita è un abisso pieno di Luce. Bisogna chiudere gli occhi per non precipitarvi?”. ‘Irrationalis’ dà il via all’ascolto con questa frase scritta in un artwork solo apparentemente minimale ma invece ricco di particolari complessi che sanno ben descrivere le atmosfere della musica contenuta al suo interno.
Primo cambiamento stilistico e forse quello più immediato: la scelta di cantare in italiano. Perché no in fondo? Molte band del nostro paese che suonano musica estrema propongono ormai da anni l’utilizzo della lingua madre, il fatto è che si rifanno a scene quali Thrash, Thrash-Death, Death e via discorrendo ma sempre piuttosto “lineari” se vogliamo.
Ci colleghiamo alla seconda scelta stilistica: l’approdare verso sonorità che annoverano nel loro insieme il Post-Core, elementi Progressive, Grindcore, frequenti incursioni Mathcore e decisamente influenze Noise sparpagliate qua e là nel platter.
Questo ci suona nuovo per una band che ci ha abituati da anni ad un sound, nuovo ma assolutamente originale soprattutto (e qui torniamo al primo punto) se cantate e recitate in italiano con tanto di testi sicuramente profondi e lontani dall’esser banali. Possiamo riflettere molto con la musica dei Cubre di ‘Irrationalis’, possiamo riflettere e nel contempo lasciarci andare in mondi musicali costruiti con strutture alquanto complesse, estremamente mature ed originali (“Crisalide Incatenata”, “Essere Male” e “Inerme”) ma che non rinnegano il passato (la cover dei Concrete “Traccia no.3”).
‘Irrationalis’ è senz’altro un album pericolosissimo per una sterzata stilistica così intensa ma di certo in sette anni si cresce e si guardano le cose da altri punti di vista. Del resto sette anni fa nessuno di voi era come siete ora.
In Italia, se si parla di musica estrema sperimentale, non è umanamente possibile non passare sopra all’operato dei Cubre, questo lo scrivo e lo sottoscrivo; ancora una volta hanno sfornato un discone.
Track by Track
- Subdola Sincerita' 85
- Crisalide Incatenata 85
- Nubifragio nell'Oblio 90
- Traccia no.3 (La Splendida) 90
- Catamorfosi 85
- Essere Male 90
- Esistenza Recisa 85
- Inerme 95
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 90
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 80
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
86Recensione di Carnival Creation pubblicata il 03.04.2013. Articolo letto 1887 volte.
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