Onirica / Bios Polemos «Split» [2013]
Onirica / Bios Polemos
Titolo:
Split
Nazione:
Italia
Formazione:
ONIRICA:
Andrea Donaera :: All instruments, Vocals
BIOS POLEMOS:
Marco :: All instruments, Vocals
Genere:
Depressive Black Metal / Black Metal
Durata:
45' 38"
Formato:
CD
2013
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Carino ma fortemente di nicchia questo split tra i salentini di Gallipoli Onirica e i vicentini Bios Polemos, due one man bands che con questo disco ci propongono uno split di 45minuti e mezzo circa per 4 tracce a band e autoprodotto.
Le prime quattro tracce spettano, come detto, agli Onirica, che ci propongono un tipo di Black Metal non molto depressive ma piuttosto aperto a varie influenze e registrato abbastanza bene, che non convince più di tanto in un brano come la opener “Furor in mortem vertit” per via di parti veloci abbastanza innocue che contrastano con quelle lente dotate di una buona profondità, e che invece colpisce più il bersaglio nella seconda “Le mani”, molto in stile Gorgoroth e con le altre due canzoni buone ma non capaci di bissare il picco qualitativo della seconda canzone. In generale definirei questo “lato A” di Onirica abbastanza vario e originale, ma anche non molto efficace e capace di provocarmi brividi lungo la schiena, forse perché Andrea Donaera, musicista degli Onirica, cerca almeno in questa release di essere un po’ tante cose tutte insieme senza però dare un solido filo rosso a queste influenze che le leghi.
I Bios Polemos sono invece fautori di una musica decisamente più canonica e accomunabile al depressive, con il picco compositivo dato dalla opener “Inanitas” e con una maggiore ispirazione sia nei riff che nelle aperture solo per arpeggi di chitarra, dove, in questa canzone, l’unico componente di questa band, Marco, ci dona delle ottime atmosfere non lontane da ciò che gli Ecnephias hanno messo in “Haereticus”. Anche qui, gli altri brani non riescono a bissare questo picco, con “Perpetual” dotata di alcuni buoni crescendi ma fondamentalmente ripetitiva e che non eccelle, mentre “Tears” e “Rassegnazione” sono dei brani strumentali, di cui la prima solo per chitarra acustica e elettrica solista (non male, tra l’altro), mentre l’altra, con anche gli strumenti ritmici, è semplicemente nella media e forse non necessaria.
Insomma: come detto sopra, un disco carino e interessante, ma anche canonico e, come spesso avviene per gli split, non imprescindibile e dal valore più che altro underground, raccomandato ai soli estimatori del genere e magari delle bands qui proposte.
Track by Track
- Onirica - Furor in mortem vertit 60
- Onirica - Le mani 70
- Onirica - Il verbo 65
- Onirica - Nodo 65
- Bios Polemos - Inanitas 70
- Bios Polemos - Tears 70
- Bios Polemos - Perpetual 60
- Bios Polemos - Rassegnazione 55
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
65Recensione di Snarl pubblicata il 03.04.2013. Articolo letto 949 volte.
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