Kamala «Kamala Akka» [2013]

Kamala «Kamala Akka» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Dust »

 

Recensione Pubblicata il:
15.04.2013

 

Visualizzazioni:
979

 

Band:
Kamala
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Titolo:
Kamala Akka

 

Nazione:
Finlandia

 

Formazione:
Karita Kivioja - voice and guitar
Emilia Peurakoski - basso
Päivi Keski-Säntti - batteria

 

Genere:
Thrash / Heavy Metal

 

Durata:
55' 17"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.03.2013

 

Etichetta:
Inverse Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ennesima band Finlandese che ci arriva dalla Inverse Records, etichetta molto attiva per il genere Rock/Metal di stampa tendenzialmente moderno che continua a proporre band abbastanza valide come i “Kamala”, attraverso il loro album “Kamala Akka”.
Il genere proposto questa volta è un Metal con ritmiche quasi sempre Thrash, riff taglienti e veloci con voce tendente allo scream (credo sia il caso di dare una particolare nota di merito visto il cantato completamente in lingua originale). Ma le sfumature del sound trovano radici più diversificate, infatti sono numerosi gli elementi che rendono l’ascolto più vario come tempi dimezzati in determinati passaggi che danno un tono più NU e timing di batteria che ricordano vagamente i tedeschi Rammstein.
Potremmo continuare molto a lungo a cercare di inquadrare lo stile della band, ma venendo alle caratteristiche del lavoro, avendo già detto che il lavoro è molto vario, potremmo dire che questo potrebbe essere un punto a sfavore nel complesso, visto che difficilmente si riesce a trovare una filo che collega tutti i brani; per alcuni potrebbe anche essere un punto a favore, ma a me non convince a pieno.
Pur avendo molte sfumature diverse, il lavoro risulta un po’ grezzo a livello di songwriting, sarebbe stato il caso di inserire parti melodiche o seconde chitarre in modo da rendere più interessante ogni pezzo, proprio per questo l’intero ascolto dell’album, che per altro è abbastanza lungo con i suoi 11 brani, risulta un po’ faticoso.
A livello di produzione siamo sicuramente su livelli buoni, niente di eccezionale, ma comunque di livello con suoni un po’ secchi di chitarra e una voce che forse poteva trovare grande beneficio in cori o seconde linee per supportare la sezione canora che risulta spesso poco precisa.
Nel complesso sicuramente un buon lavoro, ma rimane un disco che non è capace di colpire ne di lasciare il segno, visto il genere saturo di proposte. Speriamo di sentire altro materiale della band con un livello di maturità superiore.

Track by Track
  1. Horrible_Hag 60
  2. Forced 65
  3. Marked 65
  4. Exalted Solitude 70
  5. Sende of Inadequacy 60
  6. Struggle 55
  7. Emptyness 50
  8. Let Go 65
  9. Husk 65
  10. No Anestesia 60
  11. Unforgivable 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
64

 

Recensione di Dust pubblicata il 15.04.2013. Articolo letto 979 volte.

 

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