Ritual of Odds «God is an Atheist» [2010]

Ritual Of Odds «God Is An Atheist» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
17.04.2013

 

Visualizzazioni:
1010

 

Band:
Ritual of Odds
[MetalWave] Invia una email a Ritual of Odds [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Ritual of Odds [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Ritual of Odds [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Ritual of Odds [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Ritual of Odds

 

Titolo:
God is an Atheist

 

Nazione:
Grecia

 

Formazione:
Kostas :: Vocals
Nicolas :: Guitars
Marios :: Bass
Petros :: Drums

 

Genere:
Melodic Death Metal

 

Durata:
40' 50"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Ritual of Odds sono una formazione greca attiva fin dal 2003 ma con un cambio di nome nel 2005 (erano noti sotto il moniker di “Existence Edje”); l’anno successivo distribuiscono la loro prima demo “Building Up The Underverse” e poi silenzio stampa fino al 2010 interrotto dalla pubblicazione improvvisa (e nello stesso anno) di due full-length di fila, ‘Underverse’ e questo ‘God Is An Atheist’ giunto nella nostra redazione soltanto ora.
Ignoro come suoni “Underverse” ma la seconda puntata dei Ritual Of Odds fatica davvero a prendere il volo dimostrandosi un album che, seppur costruito in modo dignitoso, non ha abbastanza mordenti e si lascia troppo andare verso continue derivazioni a cavallo tra il metal melodico moderno scandinavo e l’alternative metal d’oltreoceano con sprazzi discutibili e di dubbio gusto di nu-metal, il tutto farcito di enormi e melense attività melodiche, qualcuna riuscita e qualcun’altra assolutamente da cestinare.
Andando a parare sulla produzione in sé per sé non c’è molto da dire se non che supera per un pizzico il rango di scadente per quella che sembra essere una negligenza semi totale in fase di mixaggio e mastering, nella fattispecie, suona poco meglio di una demo registrata in cantina non dando risalto a praticamente nulla se non soli di chitarra, riff e conferendo alle voci un’aria davvero fastidiosa e monotona (specialmente le parti di harsh vocals che ho trovato inaccettabili).
Non da cestinare in totale ma di certo consiglierei di riguardare meglio l’intero lavoro e di promuovere un disco alla volta, fermo restando che non ho mai ascoltato il precedente “Underverse” e quindi ignoro se quest’ultimo possa godere di una certa qualità rispetto a ‘God Is An Atheist’.

Track by Track
  1. God is an Atheist 60
  2. Haunt 40
  3. Deliverance 50
  4. Nightmare on Elm Street 65
  5. Mist Covers Everything 50
  6. Masterplan 60
  7. Boomerang 60
  8. Crocodile Tears 50
  9. Leftovers of my Faith 65
  10. 3D Side of the Coin 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
57

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 17.04.2013. Articolo letto 1010 volte.

 

Articoli Correlati

News
  • Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.