When Icarus Falls «Aegean» [2012]
Recensione
I When Icarus Falls sono un gruppo Post-Metal proveniente da Losanna, Svizzera. Il loro album in studio “Aegean” è stato rilasciato nel 2012, sotto l’etichetta discografica “Get A Life! Records”.
Quest’album è basato sull’ormai famoso “modello a cinque fasi della morte” sviluppato dalla psichiatra svizzera Elisabeth Kübler-Ross, ovvero la negazione, rabbia, contrattazione o patteggiamento, depressione e accettazione. Tali argomenti mirano a rendere ancora più oscuro e oppressivo il sound di “Aegean”, che propone una sorta di Post-Metal piuttosto canonico ma incisivo. Gli elementi Post-Metal sono però accompagnati da elementi doom: l’album infatti è un susseguirsi di riff piuttosto lenti e decadenti, mirati a produrre un muro sonoro atto quasi a schiacciare totalmente l’orecchio dell’ascoltatore.
Il growl onnipresente, a cura del portentoso vocalist Diego Mediano, non può che definirsi eccellente, e perfetto per accompagnare una marea implacabile di riff massicci ed imponenti.
Come spesso accade, nell’album è presente un interludio, la classica “quiete prima della tempesta”, una sorta di break dopo tutta l’aggressività appena ascoltata. Il brano “Tears Of Daedalus” funge infatti da apripista a quello che sarà il gran finale di “Aegean”, ovvero “Hades”, un brano della durata di 10 minuti, che mette la parola fine ad un album molto aggressivo e decadente.
Certamente sono udibili le influenze dei big del genere, come gli Isis, Neurosis (tra i precursori del Post-Metal) ma soprattutto del collettivo “The Ocean”. Tali gruppi non possono non essere reinterpretati in termini di sound per gli appassionati, ed è dunque così che nasce “Aegean” che, riepilogando, propone un genere molto arduo non tanto da suonare ma quanto da interpretare, in termini di atmosfere (la maggior parte delle volte oscure e doomeggiante) ed in termini di musicalità quasi oniriche, a cui si alternano spesso parti molto melodiche e allo stesso tempo malinconiche (come l’interludio precedentemente citato, “Tears Of Daedalus”, oppure il brano “Asphodel Meadows Pt.1”, di breve durata ma sicuramente di forte intesità).
Un lavoro ben fatto, molto convincente, seppur non innovativo, ma non per questo non degno di nota.
Track by Track
- A Step Further 80
- Aegean 85
- Acheron/Eumenides 80
- Asphodel Meadows Pt.1 85
- What We Know Thus Far 85
- Tears Of Daedalus 85
- Hades 95
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 90
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 65
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
82Recensione di V-Rhyme pubblicata il 18.04.2013. Articolo letto 1152 volte.
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