Seek No Date «Bionic Depression of Man» [2012]
Seek No Date
Titolo:
Bionic Depression of Man
Nazione:
Italia
Formazione:
Beda - Vocals
Genc - Guitar
Ale - Drums
Dalf - Guitar
Snake - Bass
Genere:
Alternative MetalCore
Durata:
15' 54"
Formato:
EP
2012
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
I Seek no date debuttano nella scena metal con un EP uscito nel 2012 e composto da quattro brani. Loro stessi definiscono il loro sound come un mix tra hardcore e crossover e, in effetti, l’ascolto delle canzoni conferma questa tendenza a fondere diverse gradazioni del metal. E’ un EP variegato, con brani dalla composizione semplice e lineare, in cui i cinque ragazzi di Chiuppano (VI) riescono a calibrare le diverse anime che si muovono all’interno del loro progetto. Il tutto risulta piacevole all’ascolto perché nessuna delle tendenze prevale sull’altra e perché non si rilevano bruschi stacchi tra melodia e core, tipica di alcuni lavori e stili presenti nell’odierno metalcore. I Seek no date percorrono la via della mediazione, muovendosi in un limbo sonoro privo di eccessi e spigoli con lo scopo di cercare un sound più personale. “Liar” sintetizza molto bene il sound della band, in cui l’alternarsi di momenti più tirati e intermezzi melodici sono accompagnati da un ritmo che non è mai incalzante ma che si prende tempo per espandersi e riempire le battute. Risultano anche apprezzabili entrambi i registri vocali. “The darkest thought” vira decisamente su cadenze più veloci, con un suono che si immerge nei riff dinamici per poi riemergere nelle linee melodiche del ritornello. “Damned” è un brano dalle lyrics inquiete, in cui la band rielabora certe atmosfere del numetal deftonsiano, con un incipit più riflessivo e disteso, che in seguito viene scosso da venature incisive e cadenzate. “Don’t be sorry” è il brano più melodico tra quelli presentati, con linee vocali pulite ben armonizzate, in cui la convivenza di diverse ritmiche è comunque bilanciata. Ascoltando i brani si nota sicuramente la convinzione del quintetto e una loro certa energia compositiva. “Bionic Depression of Man” rappresenta una buona prima prova e sicuramente un punto di partenza per ulteriori evoluzioni e progressioni sonore.
Track by Track
- Liar 75
- The darkest thought 70
- Damned 65
- Don't be sorry 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
69Recensione di Jezebel pubblicata il 21.04.2013. Articolo letto 1026 volte.
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