Bone Sickness «Alone In The Grave» [2013]
Recensione
Death Metal from Olympia, Washington.
In nemmeno venti minuti (sette tracce) il quintetto yankee riesce a sciorinare un death dal background terribilmente grindcore, bel marchio di fabbrica per i nostri. Non si fatica a distinguere tra i miasmi confusi e i riff veri e propri una base ritmica in continua evoluzione. Un growl grottesco incentrato su tematiche dallo spessore discutibile (serial killer e film horror), accompagnato dalle chitarre taglienti e dai repentini ed improvvisi cambi di tempo del drumming fanno di Alone in the Grave un feroce trionfo della vecchia scuola death con (pochi) inaspettati (ma piacevoli) inserti melodici.
È un pestaggio continuo che si muove nella notte scura, non pura imitazione degli immensi Entombed bensì personalizzazione e rielaborazione senza fronzoli e artifici di sonorità tipiche di gruppi pionieri come Impetigo, Repulsion, Napalm Death, Autopsy, Despise You, Master e Deathstrike.
Track by Track
- Submit to Decay 65
- Strange Obsession 70
- Paranoid Delusion 65
- Scraping The Bones 75
- Alone in The Grave 75
- Death and Dismemberment 65
- Tied to the Stake 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
66Recensione di Elbereth pubblicata il 24.04.2013. Articolo letto 851 volte.
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