Leukemia «Love» [2012]
Recensione
Ammesso e concesso che ‘Love’ potrebbe seriamente non piacere ad un pubblico di amanti della sola moderna guardia dell’Heavy Metal più estremo, inizio col dire che ci troviamo di fronte ad un importante prova riportata o resuscitata direttamente da un cassetto di quasi vent’anni fa.
“Love” fu Registrato dai Leukemia nel 1994, è stato poi rimasterizzato nel 2008 e finalmente pubblicato nel 2012 ma cos’ha di così importante da assorbire molta della mia attenzione?
Inanzitutto il periodo storico in cui fu concepito era davvero complesso: era il 1994, anno della pubblicazione di molti lavori metal di grande spessore ancora oggi, c’era il grunge, c’erano i Sepultura, i Pantera, i Carcass, molti gruppi Black Metal stavano pian piano uscendo fuori, il Groove Metal non era che una semplice sperimentazione, nel 1995 sarebbe uscito Demanufacture dei Fear Factory e avrebbe contribuito a cambiare le sorti del metal moderno, i Meshuggah avevano sfornato solo il primo di tanti capolavori, c’erano gli In Flames ancora molto giovani ed entusiasti, c’erano i Dream Theater che avevano inziato a riscrivere per sempre il concetto di Progressive aggiungendo “metal” alla proposta musicale che avevano e il Melodic Death Metal si trovava in uno stato semi-embrionale e molte case discografiche iniziavano a pensare che si poteva puntare su quel tipo di musica.
In un clima musicale così particolareggiato ‘Love’, a mio avviso, avrebbe fatto la differenza se fosse stato pubblicato almeno nel 1995 o 1996, del resto apparteneva alla coda di una tripletta di dischi costituita anche da “Suck My Heaven” (1993) e “Grey-Flannel Souled” (1994), album dei Leukemia che avevano iniziato a gettare delle potenti basi a quello che poi sarebbe diventato il sound dei più moderni (e fruibili) “The Project Hate MCMXCIX” nei quali il musicista Lord K. Philipson continua a militare.
E’ importante notare come tantissimo del metal di quell’epoca viveva all’interno di “Love”: c’erano sprazzi di Death Metal melodico e meno melodico, occhiate al progressive, groove a non finire, aloni di proto-Nu-Metal (“Tearflow”), persino accenni di electro-industrial (“Sad”) e tutto in una salsa molto complessa di riff intricati e drumming sempre preciso e pronto a stili diversi. Ecco, ‘Love’ è un calderone di stili e tendenze diverse per l’appunto, del materiale di non semplice digestione, specialmente oggi, viziati come siamo alla qualità sonora sempre e comunque perfetta o quasi. Nel disco in questione, sebbene rimasterizzato, si è preferito lasciare la qualità com’era allora senza intaccarla con modernismi inutili e controproducenti, motivo per cui mi sento di avvertire potenziali ascoltatori e/o acquirenti: sappiate che non suonerà moderno nella misura in cui vi aspettate ma suonerà invece moderno come intenzione musicale in sé per sé.
Gran disco, senza dubbio. Pregno di significati e gratificante. Un must per le persone curiose.
Track by Track
- Emotionally Dead 75
- Mvrder 75
- Sad 75
- I Remain Silent 75
- Roses 70
- Tearflow 75
- Dehv(wo)manize 75
- My pain 70
- Hvrt 75
- Feelings 75
- Regrets 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
72Recensione di Carnival Creation pubblicata il 28.04.2013. Articolo letto 798 volte.
Articoli Correlati
News
- Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
- Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.