Servi Diaboli «We Are Hidden» [2013]
Recensione
Ecco un gruppo di puro stampo black metal, già nelle fattezze, nella cover e nelle foto b/n in boschi, che si aggira nell’oscurità calcandole tematiche più classiche del mondo dark e black metal. Il tutto è iniziato in Spagna, a Màlaga, con Armando Luiz che voleva trovare musicisti per dare sfogo alle sue composizioni raccolte negli anni, testi e musiche a cui voleva dare luce portandole al pubblico. Per fortuna non è rimasto solo con se stesso e questi componenti li ha trovati anche se, come spesso accade, durante il cammino ne sono passati parecchi di musicisti: i problemi di line up restano sempre i peggiori per una band. Il primo demo, chiamato appunto “Demo”, è stato registrato in appena 6 ore e ha riscosso un buon successo...se non altro hanno avuto un buon rapporto studio/recensioni ottenendo il massimo con poco sforzo. Non ho avuto il piacere di ascoltare questo precedente lavoro, anche perché a giudicare dalla loro biografia è proprio grazie al demo che sono riusciti a ottenere in sede live delle ottime opinioni e riscontri di pubblico oltre ad arrivare alla semifinale del Wacken Metal Battle Spain. Ora si presentano con questo EP dal sound classico, un black metal dedito all’occulto e al vampirismo, con una voce che spicca insieme a riff pesanti di chitarra, decisamente il tutto molto dark e old school. In tutto questo ho però trovato tra i componenti un “pro” ed un “contro” non da poco; iniziamo con il “contro”: la batteria. Un suono secondo me non eccezionale e non del tutto in linea con il genere. Cercherei di curarlo maggiormente nei prossimi lavori perché, ad esempio, il rullante ed i piatti non mi sono sembrati eccezionali. Il “pro” viene da uno strumento che spesso in questo genere serve solo per amplificare la cassa: il basso. Veramente strano il suo modo spesso di inserirsi nelle composizioni e nella melodia della band. E’ molto presente e non manca di dominare i componimenti con un sound molto duro e sporco. Anche questo mi fa pensare molto all’old school della band. Sebbene l’EP sia andato avanti senza intoppi nell’ascolto non mi sento però di elogiare molto questa band, certo i Servi Diaboli si danno da fare e ci riportano ad un sound dei primi anni quando nasceva il black metal. forse proprio in questo avrebbero dovuto fare di più: creare un qualcosa in più perché il nuovo non può continuamente rifarsi al vecchio, deve andare oltre. Comunque complimenti alla band e alla dedizione che hanno, sono sicuro che calcheranno anche palchi importanti, magari di spalla a qualche band che prima potevano vedere solo comprando il biglietto del concerto.
Track by Track
- Sinful Souls 65
- The Night 70
- The First Night of a Vampire 70
- We Are Hidden 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 65
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
68Recensione di Vincent pubblicata il 30.04.2013. Articolo letto 1002 volte.
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