Recensione

Recensire l'album degli inglesi Monterworks è stato davvero difficile. "Album of Man" è un complesso lavoro compositivo e lirico che tocca i più disparati generi e atmosfere creando un'armonia molto singolare e incredibilmente equilibrata in ogni sua sfumatura. Si va dai Black Sabbath più tetri, a tempistiche alla Cure passando di colpo ad un thrash/death classico con uno scream davvero pesante e sinistro. Purtroppo però si sono allargati e inoltrati troppo oltre aggiungendo parti cantante alla Rob Halford che proprio stona nell'insieme. Quella vocina stridula ti prende il timpano a pugni togliendo tutto ciò che la musica fino ad ora aveva creato. E ovviamente questa voce è presente in ogni canzone in diverse parti lasciandoti spiazzato e alcune volte infastidito. Quindi un approccio al mic totalmente sbagliato e fin troppo azzardato. Poi ci sono canzoni come "Unconditional Lie" che mischiano il tutto creando anche un dark-ambient davvero formidabile. Non c'è nulla da dire su questo album sotto l'aspetto strumentale, un capolavoro in tutto e per tutto che accontenta qualsiasi ascoltatore facendolo viaggiare con la mente. Canzoni corpose e piene, forse non durature, ma sicuramente incredibilmente efficaci. Altrimenti possiamo trovarci di fronte a brani come "All Suns Die" che fino a quando non entra la voce alla Judas tutto funziona, un perfetto mix Doom Death che aggiunge e dona ancora una nuova faccia al disco. Ottimo album, ma per favore non cantate più così….. vi prego.

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