Crimson Rain «Mankind Is Obsolete» [2013]

Crimson Rain «Mankind Is Obsolete» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Carnival Creation »

Recensione Pubblicata il:
08.05.2013

Band:
Crimson Rain

Titolo:
Mankind Is Obsolete

Nazione:
Svizzera

Formazione:
Florian Siegrist :: Vocals
Matthew Lewis :: Guitars
Vita Marrella :: Bass
Alain Liesch :: Drums

Genere:
Rock / Metal / Progressive

Durata:
60' 55"

Formato:
CD

Data di Uscita:
30.03.2013

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
Office4Music

Agenzia di Promozione:
Kickstart My Band Promotions

Recensione

Il Water District in Argovia, Svizzera è noto soprattutto per il suo bel paesaggio e per gli inverni freddi e nebbiosi tuttavia ieri come oggi sono presenti in quella zona diverse band che piano piano si sono ritagliate uno spazio personale, i Crimson Rain sono sicuramente tra questi gruppi.
Di formazione palesemente d’oltreoceano, i nostri quattro ragazzi propongono una sorta di Heavy Metal melodico sporcato di Progressive Rock e a tratti invece più incline al metal estremo dei giorni d’oggi come appare in “Vigour Of The Law”, brano particolare che ricorda un po’ i Nevermore come intenzione ma che si lascia sedurre e dalla melodia e da sfuriate di blast beat. Questo è l’unico episodio più imbufalito dei Crimson Rain di “Mankind Is Obsolete” tant’è che i quattro ci mostrano anche doti compositive del tutto efficienti con la lunga “Raise Of The Indignant” (più di 11 minuti) nella quale sicuramente appaiono ispirati in ogni dove; è la canzone più colorita e varia del lotto e sa più di Progressive Rock/Metal che di altro.
Dopo tutto ciò ho trovato un triste calo qualitativo –anche se non si scende mai sotto la sufficienza- con le rimanenti tre tracce, ovvero tre ballad dal sapore statunitense, romantiche e fin troppo caramellose, certamente in contrapposizione con le melodie azzeccate dei primi brani del platter, una contrapposizione che crea un contrasto quasi fastidioso soprattutto perché le tre canzoni melensi sono poste una di seguito all’altra a chiudere il disco. Mossa oltremodo sbagliata a mio avviso per il fatto di dividere di netto un disco che, composto da una track-list differente e più ragionata, avrebbe sicuramente dato molto di più.
Bravi e con del talento, disco sicuramente discreto ma la scelta della scaletta è da bocciare.