Netra «Sorbyen» [2012]

Netra «Sorbyen» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
08.05.2013

 

Visualizzazioni:
1015

 

Band:
Netra
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Titolo:
Sorbyen

 

Nazione:
Francia

 

Formazione:
Netra :: Vocals, Instruments

 

Genere:
Black Metal / Trip-Hop

 

Durata:
1h 10' 23"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:
Hypnotic Dirge Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Probabilmente non sarò adatto io ad un ascolto del genere e quindi potrei peccare di risultare agli occhi di chi non mi conosce come una persona “anti-moderna”, “anti-sperimentazione”. “Francamente me ne infischio!” direbbe Rheet Butler ma se date veramente un ascolto a questo “Sorbyen” del polistrumentista francese Netra potreste convenire col sottoscritto che come non tutti i cibi si possono mischiare non è sempre possibile mescolare materiale che non azzecca nulla con altro materiale lontano anni luce e concettualmente pregno di tutt’altra sostanza. Pena? Un taglia e cuci odioso nel quale uno dei due generi finisce per essere letteralmente rovinato dall’altro.
Cosa suona questo Netra quindi? Ovvero cosa vorrebbe proporre in questa sua seconda fatica su lunga distanza? Black Metal (nella sua accezione “depressive”) mescolato a …Trip Hop.
Potrei chiudere qui il tutto gustandomi mentalmente la reazione dei muscoli facciali di molti lettori ma un minimo sindacale è giusto scriverlo.
Innanzitutto cosa lega il Black Metal al Trip Hop? L’unico elemento che mi viene in mente –e non parlo dello stile- è legato alla produzione, ovvero la qualità prettamente lo-fi (se andate ad ascoltare “Dummy” dei Portishead o “Blue Lines” dei Massive Attack capirete). Questo potrebbe un minimo risultare a suo favore ma poi si va incontro a qualcosa di non smontabile: lo stile. Le due cose hanno un quid talmente distante da non poter essere mescolato in modo idoneo, e non venitemi a parlare di sperimentazione e di musica d’elite!
Il nostro amico usa praticamente sempre gli stessi suoni ed è convinto che per fare Trip Hop basti costruire su una drum-machine qualche ritmo su bpm intorno agli 80-90, usare dei bassi midi e un triste emulatore di Fender Rhodes dal sound più che finto e dai fraseggi piuttosto patetici.
Se l’intero “Sorbyen” fosse stato un disco Trip Hop mediocre almeno sarebbe stato coerente ma cosa succede di veramente disgustoso qui dentro? Le purtroppo frequenti incursioni di Black Metal di stampo standard e dalla qualità scadente che irrompono spesso durante il finale di alcuni brani ad esempio “Emlazh” rovinata per sempre verso la fine e “It's Kicking in” che sarebbe potuta essere anche gradevole senza quell’odiosa chitarra distorta al termine del pezzo.
Insomma signori, “Sorbyen” è definibile soltanto con la parola “brutto” nella sua accezione più fisica del termine oltre che eccessivamente lungo di durata (più di un’ora e dieci!). Non è per nulla un album coraggioso piuttosto lo ritengo avventato e di pessimo gusto frutto di una scelta che non convivido sia per il Black Metal e per lo stesso Trip Hop, un mondo già contaminato di suo da mille stili che non penso avesse bisogno di essere rovinato da un sottogenere dell’Heavy Metal per nulla affine.
Mi ha profondamente deluso ma ad ognuno il suo. Un suo pubblico, anche se ignoro come sia possibile, lo avrà anche questo Netra.

Track by Track
  1. A Dance with the Asphalt 40
  2. Crawling 55
  3. Sorbyen 60
  4. A Kill for a Hug 40
  5. Streetlamp Obsession 50
  6. Emlazh 50
  7. Wish She Could Vanish 50
  8. My Ill-Posed Life 50
  9. It's Kicking in 45
  10. Concrete Ocean 50
  11. Strange Bliss at Dusk 50
  12. I Shall Slay the Monkeys 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 30
  • Tecnica: 50
Giudizio Finale
48

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 08.05.2013. Articolo letto 1015 volte.

 

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