Reign of the Architect «Rise» [2013]
Recensione
I Reign Of The Arcitect sono un progetto creato dal chitarrista israeliano Yuval Kramer per poi espandersi tra musicisti di svariate nazionalità; il risultato è questo “Rise” un concept cd molto particolare e sicuramente interessante, distribuito dalla Abyss Records.
È pressoché impossibile relegare “Rise” sotto un preciso genere musicale dal momento che i 15 brani presenti al suo interno toccano i più disparati sound; diciamo che il tutto si avvicina particolarmente ad un progressive metal d’autore con notevoli influenze sinfoniche.
Il lavoro in questione è una vera e propria opera musicale divisa in atti, ognuno fine a sé stesso e, quasi tutti, interessanti sia dal punto di vista della composizione sia per quel che concerne l’esecuzione.
Brani come “Hymn to loneliness” e “Such e celebretion” lasciano ampio spazio alla melodia arricchita soprattutto da una linea vocale femminile che duetta in maniera ineccepibile con il vocalist maschile accompagnati da un tappeto sonoro rilassante ed energico al tempo stesso che fa quasi da contorno ad un’ambientazione quasi magica. Di contro troviamo songs come “Leaking wounds” e “Distant similarities” in cui è il metal nella sua accezione prog a farla da padrona grazie a numerosi cambi di tempo che accompagnano una sezione ritmica di tutto rispetto che riesce a mantenere viva l’attenzione dell’ascoltatore grazie a particolari fronzoli e orpelli stilistici che aumentano ancora di più la validità di questo lavoro.
Ci troviamo quindi di fronte ad un lavoro davvero di difficile assimilazione e poco adatto a coloro che apprezzano il metal più diretto e senza compromessi. Risulterà invece molto più che gradevole per coloro che amano generi più tecnici e sinfonici; con i Reign of the Architect non si corre il rischio di annoiarsi grazie al loro sound a tutto tondo che prende spunto dai guru del genere prog come Dream Theatre e Symphony X lasciando comunque ampio spazio ad una dirompente personalità che convince nel suo complesso. L’ausilio di svariati session-man provenienti da diverse culture musicali contribuisce sicuramente nella creazione di un’opera completa senza particolari cadute di stile o di ritmo.
Track by Track
- The end S.V.
- Different heart 75
- Hymn to loneliness 80
- False 70
- Such a celebration 75
- Leaking wounds 80
- Distant similarities 85
- One single sour grape 70
- As the old turns to sorrow 75
- The architect S.V.
- Secrets in the hallway 85
- Crown of the shattered dreams 70
- The green flame 75
- We must retaliate 75
- Hopeless war 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 85
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
78Recensione di FallenAngel pubblicata il 12.05.2013. Articolo letto 937 volte.
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