Ex Cinere Resurgo «Ignite» [2013]
Ex Cinere Resurgo
Titolo:
Ignite
Nazione:
Italia
Formazione:
Alessio Roda - Vocals
Riccardo Zubalich - Guitar
Michele Verni - Guitar
Veronica Villa - Drums
Tommaso Mariotti - Bass
Genere:
Metalcore
Durata:
18' 40"
Formato:
EP
19.01.2013
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
“Ignite” è il primo EP degli Ex Cinere Resurgo, giovane band di Bologna, nata nel 2010 . Le cinque canzoni sono un concentrato di metalcore secco, bilanciato nelle sue componenti, potenziato da un lavoro compositivo basato sugli elaborati cambi di tempo e sui riff consequenziali. Quello degli Ex Cinere Resurgo è un suono rettilineo e compatto, che rimane stabile e ben legato al gioco di ritmiche, evitando sbandamenti o creazioni poco credibili. “Foundations” apre l’EP ed è sicuramente la canzone più rappresentativa dello stile della band. Il ritmo è un tessuto di parti ben sviluppate e tenute insieme da un interessante refrain e dalle vocals che passano facilmente da scream a growl e viceversa. In “Master and slave” troviamo venature nu metal con accordi che si sovrappongono e un ritmo hardcore con battute serrate che sanno però dimezzarsi all’occorrenza. In “Numbers” le ritmiche non si rilassano mai, guidate da una batteria ben eseguita che detta i numerosi cambi di tempo, il quale varia continuamente e accompagna le vocals e i cori irruenti. “Libertas” è un cerchio sonoro: inizio e fine d’atmosfera fanno da perimetro ad un nucleo di riffs corposi, breakdown efficaci, il tutto trascinato da un grido alla/di libertà/liberazione contenuto nelle lyrics. “Farewell to myself” è caratterizzata da una composizione incentrata sulla melodia, che risuona nei riff e nel ritornello, accompagnati da un ritmo calcolato con incisi cadenzati e poi serrati. Il risultato che gli Ex Cinere Resurgo ottengono con “Ignite” è sicuramente di qualità: è un lavoro equilibrato, che punta sulla dinamicità e che è al passo con le tendenze del metal contemporaneo. Un sound onesto, diretto, che va dritto per la propria strada, le cui sporadiche acerbezze strutturali sono sostenute da sicurezza e capacità tecniche, lasciando così trapelare le giuste potenzialità per un’ulteriore crescita sonora.
Track by Track
- Foundations 80
- Master and slave 75
- Numbers 75
- Libertas 80
- Farewell to myself 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
78Recensione di Jezebel pubblicata il 14.05.2013. Articolo letto 1923 volte.
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