Recensione

Dopo l’EP omonimo del 2010, il trio marchigiano dei Drama Emperor torna con una prova sicuramente più ambiziosa ma dal minutaggio che lascia un po’ perplessi quanto a durata: ‘Paternoster in Betrieb’ non è un Extended play ma dura come un Extended play e a più riprese purtroppo dà l’idea di essere incompiuto ovvero che diversi brani non spiccano il volo ma giungono al termine troppo presto.
Esempio di ciò è rappresentato sicuramente “Teknicolor” e “Sing Sing Sing” ma per certi anche la ballabile “Riversami” o il gioco a la Kraftwerk di “Aber”, decisamente troppo corta mentre molto interessanti sono la finale “Second Floor” che ricorda un po’ gli ultimi Massive Attack e la Phrase Loop, molto intima come intenzione.
Non è facile stabilire con certezza dove i nostri vogliono andare a parare: si può certo definire il loro sound come un misto di Synth-Pop, Trip Hop (prendetelo molto alla leggera), musica elettronica considerata nella sua totalità senza focalizzarsi praticamente su nulla, ecco perché ‘Paternoster in Betrieb’ lo ritengo una buona occasione del tutto sprecata: se fosse stato sviluppato in modo più approfondito senza andare a naso verso tutto e niente probabilmente avrebbe avuto molto più valore. Anche la qualità sonora con cui è stato registrato mi fa venire dei dubbi: vuole essere a tutta intenzione un album lo-fi o no? E’ lecito suonare Electro-pop in modo “polveroso”? Non sta a me rispondere.
Sicuramente il disco contiene momenti piacevoli e di spessore ma l’ho trovato un po’ sconclusionato in generale. Sufficiente nonostante tutto.

News

• 08 Mag. 2013 DRAMA EMPEROR: pubblicano il disco di debutto»

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