Septekh «Apollonian Eyes» [2013]

Septekh «Apollonian Eyes» | MetalWave.it Recensioni Autore:
FallenAngel »

 

Recensione Pubblicata il:
17.05.2013

 

Visualizzazioni:
945

 

Band:
Septekh
[MetalWave] Invia una email a Septekh [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Septekh [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Septekh [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Septekh [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Septekh [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Septekh

 

Titolo:
Apollonian Eyes

 

Nazione:
Svezia

 

Formazione:
Vocals: Nils Grznls Meseke
Drums: Staffan Persson
Guitars: David Wikström
Bass: Patrik Ström

 

Genere:
Death / Thrash Metal

 

Durata:
16' 2"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
01.04.2013

 

Etichetta:
Abyss Records
[MetalWave] Invia una email a Abyss Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Abyss Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Abyss Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Abyss Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Abyss Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli svedesi Septekh giungono al loro secondo EP intitolato “Apollonian eyes” e distribuito dalla Abyss Records.
Il quartetto scandinavo ci propone un death metal tipicamente swedish con diverse influenze thrash metal old style; fin dalle prime note dell’opener “Apollonian eyes” ci troviamo di fronte ad una band che sa il fatto suo, dilaniandoci i timpani con un sound potente e diretto caratterizzato da riff di chitarra ultradistorti e da una sezione ritmica che alterna senza alcuna difficoltà momenti veloci e violenti a parti maggiormente cadenziate e riflessive.
Con “Burn it to the ground” la band sposta l’attenzione verso lidi maggiormente thrash grazie ad una linea vocale meno estrema e ad un sound più melodico pur non tralasciando la speizzante energia che caratterizza tutta la durata dell’EP.
Pur seguendo i principali dettami death, i nostri posseggono senza dubbio una personalità decisa e prorompente che si evidenzia sia nella fase del songwriting che per quel che concerne l’esecuzione che descriverei quasi impeccabile e senza particolari cadute di stile.
Sia chiaro, i Septekh non hanno inventato nulla, ma nonostante questo la loro musica suona “fresca” alle nostre orecchie e non riesce a scadere nella noi anche dopo numerosi ascolti consecutivi. L’unico vero difetto che riesco a trovare a questo lavoro è la registrazione che di certo non brilla per pulizia dei suoni ed ha la pecca di avere i livelli dei volumi dei vari strumenti non proprio missati alla perfezione, facendo così emergere, in alcuni frangenti, il suono di un basso decisamente troppo potente.
Questo “Apollonian eyes” è quindi un ottimo lavoro che conferma la validità del combo svedese sotto tutti gli aspetti; è vero che meno di 20 minuti sono davvero pochi per comprendere appieno una band, ma, in questo caso, riusciamo comunque ad avere un quadro abbastanza completo delle capacità del quartetto.
Consiglio vivamente questo lavoro a tutti gli amanti del metal, in attesa del primo full-lenght, che immagino non tarderà troppo ad arrivare.

Track by Track
  1. Apollonian eyes 80
  2. Burn it to the ground 90
  3. Cursing the skies 75
  4. Vlad tepes 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
81

 

Recensione di FallenAngel pubblicata il 17.05.2013. Articolo letto 945 volte.

 

Articoli Correlati

News
  • Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.