Nero di Marte «Nero di Marte» [2013]

Nero Di Marte «Nero Di Marte» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
20.05.2013

 

Visualizzazioni:
2948

 

Band:
Nero di Marte
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Titolo:
Nero di Marte

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Sean Worrelo :: Vocals, Guitars
Francesco D’Adamo :: Guitars
Andrea Burgio :: Bass
Marco Bolognini :: Drums

 

Genere:
Experimental Metal

 

Durata:
48' 5"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
05.04.2013

 

Etichetta:
Prosthetic Records
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Distribuzione:
Andromeda Distribuzioni Discografiche
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

A volte le band sentono il bisogno di evolversi musicalmente, a volte è davvero impossibile porre un freno allo spirito creativo di un musicista e nel preciso istante in cui egli si rende conto che ciò che fa può avere una continuazione stilistica più affine a ciò che lui stesso è divenuto nel tempo, beh ragazzi, solo allora ci si rende conto che per sublimare ciò che abbiamo dentro è necessario fare la muta della propria pelle.
Ecco il caso dei bolognesi Nero Di Marte qui nel primo attesissimo full-length ma dire che ci sono sconosciuti equivale a mentire poiché, sotto il nome di Murder Therapy abbiamo scritto diverse recensioni (tutte piuttosto entusiaste) dei loro lavori precedenti, sia che fossero EP o studio album.
Di fatto la creatura Nero Di Marte nasce nel 2012 da componenti tuttavia già molto affiatati, ecco il motivo per cui il loro omonimo disco non suonerà che composto da un perfetto linguaggio (dis)armonico delle parti: ognuno fa il proprio dovere e badate, lo fa anche molto bene; ogni musicista del ben rodato quartetto è perfettamente in grado di conferire al proprio strumento un’aria da protagonista pur senza prevaricare gli altri.
Sono sempre alla ricerca di dischi fatti bene, ormai è quasi considerabile una missione ma spesso e volentieri trovo solo musicisti che non sanno nel profondo ciò che vogliono comunicare e figuratevi se lo possiamo sapere noi poveri ascoltatori! Nel discorso “Nero Di Marte” invece non avvengono queste lacune e lo stesso debut album si lascia ascoltare, si concede a tutti noi nel modo più naturale possibile mostrandoci doti professionali che stupirebbero qualsiasi pubblico che di musica ne macina a dovere e che comunque sa distinguere ciò che vale da ciò che morirà nell’oblio.
I Nero Di Marte non moriranno di certo, anzi, proseguiranno il loro cammino nel tempo con tutte le loro armi sempre ben caricate e tarate pronte per colpire il prossimo bersaglio.
Come prevedibile, non si è trattata di un’impresa facile da parte mia quella di intuire un possibile genere di partenza per quanto concerne il materiale dei nostri, tutt’altro! Ci troviamo di fronte a qualcosa di riconoscibile a prima vista (se metabolizzato in maniera corretta) e certamente non meno affascinante del miglior disco dei Tool, ammesso che esista. Chiudete gli occhi un attimo e provate ad immaginare il Progressive Metal spogliato di tutte le sue componenti rococò, togliete di mezzo eventuali tastiere, cancellate centinaia di note suonate al secondo, ampliate l’immagine inserendo influenze qua e là prese dal generoso mondo del metal estremo (Death in primis), date uno sguardo veloce al Post-Metal, a complessi e intricati giochi ritmici di dissonanti armonie di chitarra e basso, aggiungete un espressivo modo di cantare e chiudete tutto con un drumming pronto verso nuove e incessanti sfide dotato di un gusto sopraffino. Ecco i Nero Di Marte, band nuova come moniker ma dalle basi talmente ferree da non poter sindacare un solo secondo.
L’omonimo disco dei nostri è difficile, molto articolato e composto da milioni di sfaccettature come la più pregiata delle gemme ma come tutte le belle cose possiede un’anima di amore.
Benvenuti, Nero Di Marte.

Track by Track
  1. Convergence 90
  2. Time Dissolves 90
  3. Resilient 85
  4. Nero di Marte 90
  5. Drawn Back 85
  6. Anoptikon 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
84

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 20.05.2013. Articolo letto 2948 volte.

 

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