Formis «Perfect Excuse» [2011]

Formis «Perfect Excuse» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
22.05.2013

 

Visualizzazioni:
1452

 

Band:
Formis
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Titolo:
Perfect Excuse

 

Nazione:
Polonia

 

Formazione:
Artur Mika :: Vocals
Sebastian Blabus :: Guitars
Hubert Nowak :: Guitars
Jacek "Jaco" Bieniasz :: Bass
Zwierzak :: Drums

 

Genere:
Thrash / Death Metal

 

Durata:
24' 6"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.01.2011

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
Old Temple
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Debut per la formazione polacca dei Formis i quali non si concedono demo né EP ma passano direttamente alla pubblicazione di un full-length, “Perfect Excuse” per l’appunto che tuttavia ha la durata di un EP e non è proprio considerabile come un album, motivo per cui forse i nostri avrebbero fatto meglio a comporre più materiale. Sì, insomma abbiamo tra le mani un album di 24 minuti, pazienza.
I Formis avrebbero la scusante se fossero un gruppo grind ma loro invece spaziano in territori dell’Heavy Metal estremi sì ma presentati con garbo e un po’ di estro. C’è del Thrash/Death in questo “Perfect Excuse” che viene continuamente sporcato di Heavy melodico (specie in brani come l’opener “Social Status”, sicuramente molto valida e come “The Priest Of Fake“).
I frequenti soli di chitarra lasciano sorpresi per la precisione anche se sono piuttosto derivativi dalla vecchia scuola e, pur avendo in mente di suonare metal estremo, i nostri non calcano mai troppo la mano né pistano sull’acceleratore preferendo invece la via più groove su pattern mai furiosi e, anzi, optando spesso e volentieri verso atmosfere estremamente melodiche tipiche di una scena posta ancora più a nord della Polonia, melodie sicuramente ingrossate da pesanti influenze MeloDeath presenti qua e là.
Molto di “Perfect Excuse” è palesemente ordinario né originale ma è impossibile sindacare sulla precisione sugli strumenti: il quintetto è rodato e funzionante al massimo, forse se solo osassero un po’ di più potrebbero arrivare ancora più lontano. Per ora la sufficienza è d’obbligo ma per volare più in alto occorre più lavoro.

Track by Track
  1. Social Status 70
  2. The Priest Of Fake 70
  3. By accident 70
  4. R.I.P. 60
  5. The Round Table 60
  6. Leaders Of Flesh 60
  7. Sapphire 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
65

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 22.05.2013. Articolo letto 1452 volte.

 

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