Damnation Plan «The Wakening» [2013]
Recensione
I finlandesi Damnation Plan si formano quasi dieci anni fa ma soltanto ora pubblicano sotto Coroner Records il loro debut album dopo una demo (“Darker World”) datata 2007.
Questo “The Wakening” è un po’ come gli spaghetti avanzati e ripresentati a cena “perché è un peccato sprecare la roba da mangiare” con la differenza che questa pastasciutta, se riscaldata su una padella con un po’ d’olio è quasi più buona del pranzo.
Nessun mistero quindi su ciò che penso di questo disco: viene esplicitamente categorizzato con un più che discutibile “Modern Progressive Melodic Death Metal”, epiteto che mi ha fatto sorridere. E come potrebbe essere altrimenti?
Cosa mai vi potreste aspettare da una band MeloDeath finlandese se non quello che già avete ascoltato per anni sotto il nome di Mors Principium Est, Insomnium e via discorrendo?
Di elementi della scuola del prog francamente non ne ho visti da nessuna parte a meno che i nostri non concepiscano il Progressive Metal in modo del tutto ritmico e con atmosfere sinfoniche senza tentare di osare nulla di nuovo.
Originali nemmeno a parlarne, tranne un paio di episodi degni di nota (la title-track e la conclusiva ed ambiziosa “Grand World Anthem” dal titolo anche piuttosto imponente), ho trovato noia, melodie catchy scontatissime e ben poco altro per riuscire a convincermi. Potrei giocare la carta dei gusti personali ma quando, come pubblico, veniamo letteralmente sommersi di pubblicazioni del tutto identiche ritengo riesca molto difficile trovare del bello e dell’emozionante in ciò che si ascolta a meno che non si è dei fan maniaci del genere, lì il discorso toccherebbe tutt’altro frangente.
Tecnicamente molto validi, i Damnation Plan, possono godere di una produzione praticamente perfetta (e con Dan Swano non potrebbe essere diversa la cosa) ma l’anima, quella vera, questo disco non la possiede. E’ un album pronto per l’uso: lo carichi nel lettore audio dell’auto e lui ti tiene compagnia finché un tuo amico in macchina non ti chiede di abbassare il volume oppure di metter su “Character” dei Dark Tranquillity.
Ripeto: solo per fan. Tutti gli altri sono stati avvisati.
Track by Track
- Intro S.V.
- The Unknown Presence 50
- Blindsighted 50
- The Wakening 65
- Edge Of Machinery 55
- Crimson Skies 55
- Walk Of Illusion 55
- Ashes 50
- Resurrected (Within Ourselves) 55
- Grand World Anthem 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 60
- Originalità: 50
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
58Recensione di Carnival Creation pubblicata il 23.05.2013. Articolo letto 879 volte.
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