Volbeat «Outlaw Gentlemen & Shady Ladies» [2013]

Volbeat «Outlaw Gentlemen & Shady Ladies» | MetalWave.it Recensioni Autore:
V-Rhyme »

 

Recensione Pubblicata il:
23.05.2013

 

Visualizzazioni:
1548

 

Band:
Volbeat
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Titolo:
Outlaw Gentlemen & Shady Ladies

 

Nazione:
Danimarca

 

Formazione:
Michael Poulsen - Voce, Chitarra Ritmica
Rob Caggiano - Chitarra Solista
Jon Larsen - Batteria
Anders Kjølholm - Basso

 

Genere:
Heavy / Groove Metal

 

Durata:
58' 29"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
09.04.2013

 

Etichetta:
Universal Music Group
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Nee-Cee Agency
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Recensione

L’ultimo album in studio dei Volbeat, “Outlaw Gentlemen & Shady Ladies” è stato pubblicato il 5 Aprile 2013, sotto l’etichetta discografica “Vertigo Records”.
Il sound dei Volbeat viene spesso associato a quello dei Metallica dell’era Load/ReLoad, unito a molte influenze rockabilly. Tale miscuglio ha contribuito al successo del gruppo, che va aumentando sempre più.
Anche il timbro del vocalist Michael Poulsen sembra ricordare (a tratti) quello di James Hetfield dei Metallica di Load/ReLoad, un timbro che comunque è molto caratteristico e che contribuisce a rendere unico il genere dei Volbeat. L’album “Outlaw Gentlemen & Shady Ladies”, che viene spesso etichettato come “Heavy Metal” propone più tipi di generi, in un certo qual modo: infatti l’album spazia tra un Heavy Metal molto gasante, quasi Groove (con brani come Dead But Rising, The Hangman’s Body Count e Doc Holliday, che oltretutto sono i brani più rilevanti dell’ultimo lavoro) ad un rock molto melodico ed orecchiabile (si ascoltino i primi brani Pearl Hart, The Nameless One o il singolo Cape Of Our Hero), fino ad arrivare a stili riconducibili al pop punk melodico (in particolar modo nel brano Lola Montez) e al classico Rockabilly (il brano Lonesome Rider) che influenza da sempre il sound della band, ma in maniera minore in questo album. Dunque è un album che presenta varie sfaccettature e che però nella media resta un lavoro mediocre (se non fosse per i brani più Groove succitati, che sicuramente risollevano e quasi “svegliano” l’ascoltatore da una serie di brani piuttosto prevedibili e scontati). Molte sono inoltre le collaborazioni che i Volbeat hanno effettuato in tale lavoro: infatti troviamo la partecipazione del portentoso vocalist King Diamond (frontman della storica band Mercyful Fate) nel brano “Room 24”, oppure della cantante Sarah Blackwood, militante nella band indie rock dei Walk Off The Earth, ma ancora più sbalorditiva è la presenza come membro ormai stabile di Rob Caggiano (che lascia gli Anthrax poco prima di lavorare per i Volbeat) che oltre ad aver dato un contribuito alle registrazioni dell'album in veste di chitarrista solista, ha provveduto anche alla produzione di “Outlaw Gentlemn & Shady Ladies” stesso.
Riassumendo, l’album in sé appare come un album poco più che mediocre, dove spiccano pochi brani sicuramente consigliati (Dead But Rising, The Hangman’s Body Count, Doc Holliday e anche Lonesome Rider, come suddetto) sicuramente maggiori agli altri, poco più che sufficienti.

Track by Track
  1. Let's Shake Some Dust 65
  2. Pearl Hart 60
  3. The Nameless One 65
  4. Dead But Rising 80
  5. Cape Of Our Hero 60
  6. Room 24 70
  7. The Hanman's Body Count 80
  8. My Body 60
  9. Lola Montez 60
  10. Black Bart 60
  11. Lonesome Rider 65
  12. The Sinner Is You 60
  13. Doc Holliday 80
  14. Our Loved Ones 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
69

 

Recensione di V-Rhyme pubblicata il 23.05.2013. Articolo letto 1548 volte.

 

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