Eryn Non Dae «Meliora» [2012]

Eryn Non Dae «Meliora» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Carnival Creation »

Recensione Pubblicata il:
30.05.2013

Band:
Eryn Non Dae

Titolo:
Meliora

Nazione:
Francia

Formazione:
Mathieu Nogues :: Vocals
Franck Quintin :: Guitars, Backing Vocals
Yann Servanin :: Guitars
Mickael Andrè :: Bass
Julien Rufiè :: Drums

Genere:
Sludge / Math Metal / Post-Metal

Durata:
58' 19"

Formato:
CD

Data di Uscita:
08.10.2012

Etichetta:
M&O Records

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
---

Recensione

Da qualche anno la Francia si è data una svegliata in fatto di Heavy Metal e inizia a sfornare band di un certo calibro una dietro l’altra. Ultime ma non ultime questi Eryn Non Dae (tra l’altro sotto Metal Blade), portatori di un metal che più moderno non potrebbe. Tranquilli, non è MeloDeath né Metalcore né tantomeno quell’odioso “Djent” che pare andare tanto (troppo) di moda ma un mix piuttosto eterogeneo di influenze derivanti tanto dall’Hardcore quanto dal Groove Metal passando per un’accattivante visione atmosferica della musica in generale.
Fortemente ritmici e tecnici, gli Eryn Non Dae pubblicano quindi questo “Meliora” come seconda fatica in studio e anche piuttosto consci di provenire inevitabilmente da una proposta già da tempo sperimentata; dopo circa 5 minuti di ascolto diventa quasi ovvio il paragone con i connazionali Gojira, ben più noti e più originali ma non pensate che gli END rappresentino la brutta copia dei colleghi francesi e null’altro poiché hanno delle carte abbastanza serie da giocare, soprattutto in sede live.
Certo, non che “Meliora” sia un disco esente da problemi: l’ho trovato un po’ sotto tono praticamente ovunque tranne negli ultimi due episodi –sicuramente i più personali e meglio riusciti-; sotto tono ma anche carente da un punto di vista di songwriting, il tutto gira e rigira intorno a qualcosa di non meglio identificato con lunghi incipit a cavallo tra lo shoegaze, il drone e l’ambient (“Chrysalis” e “The Great Downfall”) e in più di un’occasione ci si trova a fare i conti con della scomoda prolissità che toglie la curiosità di andare avanti. Immagino siano gusti personali.
“Meliora” purtroppo non è un disco riuscito alla perfezione. I nostri sono in grado di comunicare molto più di così.