Masterplan «Novum Initium» [2013]

Masterplan «Novum Initium» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Led »

Recensione Pubblicata il:
31.05.2013

Band:
Masterplan

Titolo:
Novum Initium

Nazione:
Germania

Formazione:
Rick Altzi - vocals
Roland Grapow - guitar
Jari Kainulainen - bass
Axel Mackenrott - keyboards
Martin Škaroupka - drums

Genere:
Melodic Metal

Durata:
45' 0"

Formato:
CD

Data di Uscita:
14.06.2013

Etichetta:
AFM Records

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

A tre anni di distanza dal loro ultimo album dal titolo "Time To Be King", la band dei "Masterplan" fondati dall'ex chitarrista degli Helloween Roland Grapow danno vita al loro ultimo lavoro “Novum Initium”. Un bel concentrato di Metal Melodico con aggiunta di tastiere e campionamenti. Undici brani che testimoniamo la buona tecnica dei singoli musicisti e chi si aspetta di sentire in questo cd qualcosa che rievochi gli Heloween, visto la presenza di Roland, si sbaglia, perchè “Novum Initium” non ha particolari influenze. Dopo due partenze a tutto fuoco con le songs "Per Aspera Ad Astra" e "The Game", ci prendiamo una moderata pausa con "Keep Your Dream Alive" (Mantieni il tuo sogno vivo), buon riff di pianoforte con voce melodica che accompagna questa bella ballata con, in seguito, il subentro del resto dei musicisti che danno un'impronta più pesante alla song ma senza accellerare troppo il ritmo, anche perchè basta aspettare il brano seguente "Black Night Of Magic" dove il ritmo incalza come un treno e dove l'impiego della doppia voce stà propio a puntino. Molto impegnato e non solo in questo brano il ruolo di "Martin Škaroupka" batterista che si dà molto da fare sia nell'impiego del doppio pedale che nei riff sui tamburi con precisoone direi svizzera.Non male davvero questo “Novum Initium”, pieno di suoni, che alle volte rendono il sound in generale un pò pastoso come ad esempio in "No Escape"ma alle volte interessante come ad esempio in "Earth Is Going Down" dove si può ascoltare un mini duetto tra archi e chitarre distorte. Il cd si chiude con la track che prende il nome dal titolo del cd e che ha una durata di ben dieci minuti dove ancora una volta risaltà più di tutti la buona tecnica del batterista che a mio avviso però è troppo presente diciamo suona troppo in punto dove magari potrebbe riempire meno e far emergere un pò più il brano. Ma questo è un mio umile parere che non fà certo screditare la band dei "Masterplam". Well Done e alla prossima