Nastenka Aspetta Un Altro / Preti Pedofi «Split EP» [2013]
Nastenka Aspetta Un Altro / Preti Pedofi
Titolo:
Split EP
Nazione:
Italia
Formazione:
Nastenka Aspetta Un Altro:
Alfonso Errico (voce)
Wadir Marchesiello (synth)
Mauz Cavaliere (basso)
Leo Albanese (chitarra)
Preti Pedofili :
Andrea Strippoli (chitarra e voce)
Francesco Strippoli (batteria)
Enrico Romano (chitarra baritona)
Genere:
Durata:
16' 24"
Formato:
EP
Recensione
Chiedo scusa all'umanità per quanto ho scritto e scriverò. Recensire uno split è sempre un macello, dargli un voto è praticamente una carneficina.
Calcolando la media dei punteggi si direbbe che in generale sia un dischettino così, da snobbare. Quante volte vi è capitato di trovarvi davanti ad un album dei vostri grupponi iper-mega prodotti e trovarvi sì e no ad ascoltare sempre e solo la stessa traccia? Per quella sola traccia cestinereste l'album o lo salvereste? Giudicare uno split è odioso perchè quando, come in questo caso, ci si trova davanti due band così diverse a livello d'impatto sonoro magari il lparagonare l'una all'altra ci scappa ed è brutto.
Non vogliatemene a male ma è quanto successo a me. I Nastenka Aspetta Un Altro sono quello che ci si aspetta da un reading pesante, che ad esempio, nel primo brano "Impero" cresce come la peggiore salita in bici d'agosto. L'interpretazione della voce è buona e gli strumenti si intrecciano molto bene. Ho assistito a tutto questo, con o senza sfumature elettroniche, tante volte da non sorprendermi più, da non accontentarmi più nemmeno di "Patto con la bimba bianca"che, nonostante l'ingresso di piatti campionati da far sorridere, rimane la migliore delle due. Si scorgono buone potenzialità ma gli arrangiamenti elettronici sono inconsistenti e lasciano buchi nel mix non indifferenti dove l'attenzione dell'ascoltatore si logora sotto armonie stagnanti.
In queste occasioni il recensore che fa la parte del boia può passare per incompetente o "quello che non ha capito l'intenzione". Benissimo, invito perciò voi lettori a dare una chance ai Nastenka Aspetta Un Altro, perchè comunque se lo meritano a prescindere e tuttavia potrebbero piacervi, se siete amanti del genere.
I Preti Pedofili hanno un sound agghiacciante. In due sole tracce si cade in un labirinto di strumenti che, soprattutto per merito della batteria, non lasciano spazio ad un secondo di respiro. La voce spettrale di "C'est femme l'autre nom de dieu", sussurrata e bassa da far rabbrividire, conferisce al testo un valore aggiunto facendo sì che il trip di terrore non abbia mai cali di tensione. Il sound generale si avvicina al psycho-desert stoner tuttavia dando legnate d'impatto alt-prog-core. La seconda traccia "Cancro" mantiene sempre la linea psichedelica del primo pezzo, con batteria altrettanto incalzante. La voce in parte urlata aggiunge quel tocco d'odio in più che sta divinamente bene, dopo la freddezza delle parti sussurrate in stile "minaccia telefonica da parte di una setta satanica a caso".
Vorrei complimentarmi con i Preti Pedofili per l'egregio lavoro svolto, continuate così. Se non fosse per i suoni troppo compressi, per la solita rincorsa al volume più alto, l'intera durata dell'EP scorrerebbe in maniera molto anomala ma tutto sommato godibile (sempre trattasi di autoproduzione) e manterrebbe comunque il feeling poetico-distorto che molti apprezzano.
Track by Track
- Impero 45
- Patto con la bimba bianca 65
- C'est femme l'autre nom de dieu 90
- Cancro 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 70
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
74Recensione di Mark David pubblicata il 31.05.2013. Articolo letto 1195 volte.
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