Blaak Heat Shujaa «The Edge Of An Era» [2013]

Blaak Heat Shujaa «The Edge Of An Era» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
06.06.2013

 

Visualizzazioni:
1099

 

Band:
Blaak Heat Shujaa
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Titolo:
The Edge Of An Era

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Thomas Bellier :: Fender Artifacts, Incantations
Antoine Morel-Vulliez :: SVTs and such
Mike Amster :: Master Percussionist and Floor Tom Tamer

 

Genere:
Psychedelic Rock

 

Durata:
41' 47"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
TeePee Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Gordeon Music
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Recensione

Un splendida copertina in perfetto stile psichedelico presenta la seconda fatica in studio del trio dei Blaak Heat Shujaa, formazione ben collaudata che è da tempo specializzata in una tipologia di rock vecchio stampo con produzione alquanto vintage e con la classica strumentazione minimale del trinomio basso-chitarra-batteria che non cessa mai di rimanere affascinante se usato da musicisti validi che sanno fare di ognuno di essi uno strumento solista perfettamente integrato con gli altri.
E’ questo per l’appunto il caso della musica contenuta all’interno di questo strano e bello ‘The Edge Of An Era’ che non si propone di certo di stravolgere i canoni estetici e stilistici di un genere che conosciamo fin troppo bene ma che ogni volta stuzzica e tiene compagnia e in certi casi funge da sottofondo di vivide fantasticherie mentali.
I brani sono ipnotici, indagano fortemente nelle matrici sonore delle scale arabe ma si fanno anche portavoce di un rock melodico old-school (“Pelham Blue” unico episodio più fruibile). Interessantissime le due parti di The Beast composte da “The Obscurantist Fiend” e la successiva “Shadows” ben inserite all’interno di un contesto psichedelico e sperimentale con una leggera tendenza a richiamare in causa suoni tooliani ogni tanto.
La visionaria “Society of Barricades” appare a mio avviso la migliore traccia del lotto avendo dalla sua una dinamicità maggiore, maggiore groove e una fiamma più accesa, risultato di riff più carichi e una resa più concreta e meno eterea.
L’ultima “Land of Freaks, Home of the Brave” non è da meno chiudendo il disco in modo abbastanza evocativo con cambi di tempo e atmosphere sicuramente riusciti.
Disco del quale consiglio l’ascolto e l’acquisto (in vinile) se fate parte di un pubblico che ricerca musica particolare.

Track by Track
  1. Closing Time, Last Exit S.V.
  2. The Obscurantist Fiend (The Beast Pt. I) 70
  3. Shadows (The Beast Pt. II) 75
  4. Society of Barricades 80
  5. Pelham Blue 70
  6. Land of Freaks, Home of the Brave 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 06.06.2013. Articolo letto 1099 volte.

 

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