Belladonna «Shooting Dice With God» [2013]

Belladonna «Shooting Dice With God» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Mark David »

 

Recensione Pubblicata il:
11.06.2013

 

Visualizzazioni:
2258

 

Band:
Belladonna
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Titolo:
Shooting Dice With God

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Luana Caraffa - vox
Dani Macchi - guitar
Valentina De Iullis - piano
Tam Scacciati - bass
Mattia Mari - drums

 

Genere:
Rock Noir

 

Durata:
48' 54"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
18.04.2013

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
Goodfellas
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iTunes
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Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Un gran bel disco questo "Shooting Dice With God". Al primo ascolto lascia davvero sorpresi per l'altissimo livello qualitativo di produzione: i suoni spaziano da un rock duro ma con aspetti retrò ad un pop particolarmente noir, la presenza di melodie accattivanti e di composizioni di buon livello lo rendono un ascolto davvero molto piacevole. Senza dubbio un prodotto di molto al di sopra della media, senza considerare il fatto che rientri fra la categoria dei lavori "autoprodotti".
Potremmo accostare il loro stile a quello degli Elysian Fields mandati in fast forward con un'infuso di Led Zeppelin. Il richiamo agli Evanescence non ci sta affatto, tuttavia sempre di female voice rock si tratta, l'atmosfera cupa di alcuni pezzi lo richiama.
Andando a scavare nel disco, oltre il primo ascolto che ci invade di entusiasmo per i suoni davvero ben curati, si va a notare che non ci sono vie di mezzo: ci sono dei pezzi davvero belli ed altri con delle piccole pecche dal punto di vista compositivo che "rovinano" un'idea magari molto valida. Si può facilmente notare quanto questa band sia potente nei pezzi più decadenti e quanto invece perda spingendosi in una direzione più "pop".
La voce di Luana Caraffa è potente ed espressiva mantenendo un feeling sulle basse tonalità quasi avvolgente, di sicuro un punto di forza del disco. Andando ad inoltrarci sull'aspetto negativo dei Belladonna, a parte alcune melodie meno potenti di altre si ha la sensazione di dover tagliare alcune parti (vedi "In My Demons' Name"), pecca a livello compositivo oltre che di un'arrangiamento a tratti (fortunatamente molto di rado) un pò trascurato. In generale un Singor Disco, da consigliare a chiunque sia alla ricerca di sonorità rock cupe ma mai estreme, niente di chissà quanto nuovo, per carità, ma tuttavia di raro paragone. Di sicuro una delle migliori autoproduzioni che abbia avuto l'onore di avere fra le mani, digitalmente parlando.

Track by Track
  1. I Set My Controls To Overdrive 85
  2. All Is Vanity 85
  3. Karma Warrior 85
  4. Abduction 40
  5. If I Was God 90
  6. Ishtar Blues 65
  7. Wonderlust 50
  8. In My Demon's Name 60
  9. Aura Blues 90
  10. Primal Dream 90
  11. Multiverse Love 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
76

 

Recensione di Mark David pubblicata il 11.06.2013. Articolo letto 2258 volte.

 

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