Amaranthe «The Nexus» [2013]

Amaranthe «The Nexus» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Andreas X »

 

Recensione Pubblicata il:
19.06.2013

 

Visualizzazioni:
1451

 

Band:
Amaranthe
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Titolo:
The Nexus

 

Nazione:
Svezia

 

Formazione:
Jake E - Vocals
Elize - Vocals
Andy - Screams
Olof - Guitars and keys
Morten - Drums
Johan - Bass

 

Genere:
Modern Melodic Metal

 

Durata:
41' 33"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
25.03.2013

 

Etichetta:
SpineFarm Records
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Universal Music Group
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Nee-Cee Agency
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Recensione

Il sestetto in questione viene dalla Svezia/Danimarca e penso che non abbia bisogno di troppe presentazioni, nel bene e nel male. Nel bene e nel male perché gli Amaranthe sono, a mio parere, una specie di croce e delizia. Stiamo parlando di una band che, sul profilo di Faccialibro si definisce “modern melodic metal”, e ci può stare; mentre nella bio si parla di “power/melodic death metal”, ma mi sembra eccessivo.
La loro proposta (che poi, non so quanto sia “loro” e quanto della label, la Universal, quindi una major, quindi commerciale per definizione.. basti pensare alle voci di corridoio che danno la bella Elize inserita proprio dalla label nel nordico combo..) prevede una sorta di metal “poppizzato”. Voi direte: “eh?”. In pratica, per chi non li conoscesse, trattasi di una band con tre voci: Elize Ryd, la prezzemolina venuta dal mondo del musical (prezzemolina perché potete trovarla nell’ultimo video del progetto solista di Timo Tolkki nonché come vocalist dei Kamelot), Jake E con la sua voce da boyband ed Andy, l’uomo degli screams (il che, mi spiace, ma non basta a giustificare quel “death” nella descrizione del genere sopra citata).
Ma entriamo nello specifico, analizzando la loro proposta musicale. Dopo esser rimasto complessivamente perplesso dal loro primo, omonimo album, ascoltando “The Nexus” sono rimasto ancor più spiazzato da certe scelte stilistiche. Le canzoni degli Amaranthe, ancora di più in quest’album, sono caratterizzate da melodie spesso e volentieri tremendamente pop (mamma quanto son ruffiani quando ci si mettono!), sostenute però da ritmiche soliderrime, nelle quali la chitarra di Olof Morck (che si occupa anche delle tastiere) giustifica il termine “metal” tra riff rocciosi e assoli virtuosi.
L’album inizia con la bella “Afterlife”, seguita dall’interessante “Invincible” e dal primo singolo, “The Nexus”, che certamente ha il suo perché ma sembra tanto un misto tra “Hunger” e “Amaranthine” (entrambe singoli del loro primo album, ndr).
L’altrettanto ottima “Theory Of Everything” fa da preludio alla prima canzone dai tratti MOLTO pop (non che le prime 4 tracce possano diventare pietre miliari dell’heavy metal, sia chiaro), ovvero “Stardust”. Polvere di stelle. Horns up. Si prosegue poi con la ballad di turno, “Burn With Me”, seguita a ruota da una canzone piuttosto interessante: “Mechanical Illusion” è infatti, al contempo, canzone pop ruffiana e contenitore di riff pesanti, ma la sua vera peculiarità è l’assolo di chitarra, in perfetto stile (e sonorità) Malmsteen.
Purtroppo poi si finisce nella “zona rossa” del pop più discotecaro, con “Razorblade” ed “Electroheart” (inframezzate da “Future On Hold”). Per carità, sempre bei riffoni metalloni, ma nei chorus sembra di stare davvero in discoteca. Più che Amaranthe.. ABBAranthe.
Chiudono l’album “Transhuman” e “Infinity”.
Che dire.. Questi sono gli Amaranthe: un perfetto mix tra metal e pop, unico nel suo genere (verrebbe da dire “meno male!”), capace di coinvolgere l’ascoltatore con melodie davvero catchy (tipicamente commerciali) e di tenerlo incollato al player grazie all’impatto delle ritmiche, a volte feroci per quanto non eccessivamente complesse. Ovviamente (e ci mancherebbe) la produzione è perfetta, non c’è niente fuori posto, il che da solo vale il prezzo del digital download. Consigliato ai metallari meno integralisti e a chi vuole ascoltare qualcosa di davvero particolare.

Track by Track
  1. Afterlife 80
  2. Invincible 75
  3. The Nexus 75
  4. Theory Of Everything 80
  5. Stardust 65
  6. Burn With Me 65
  7. Mechanical Illusion 70
  8. Razorblade 65
  9. Future On Hold 65
  10. Electroheart 65
  11. Transhuman 70
  12. Infinity 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 100
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Andreas X pubblicata il 19.06.2013. Articolo letto 1451 volte.

 

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