unSayn «Dear Fuckers» [2013]
Recensione
Gli UnSayn sono una rock/metal band proveniente dalla Germania e si sono formati nel 2012. Tutti i membri avevano già una grande esperienza live alle spalle con le rispettive band anche in manifestazioni con migliaia di persone. Questo ovviamente li avrà aiutati a superare la prima fase di rottura del ghiaccio e timore del live data la recente formazione. Il genere è un mix di sonorità, talvolta anche poco definite, che spaziano da un hard rock old school e un metal anni ’90 con tratti alternative e melodici che si intercalano nei vari brani. Ovviamente non si può mettere in dubbio la loro originalità e sperimentazione, anche se a dirla tutta, queste sperimentazioni mi lasciano un po’ spiazzato: a delle sezioni vocali metal con scream e una sorta di growl si alternano delle parti quasi punk basilare, pop rock, che poco si addicono al suono. Ho trovato invece interessati le varie ballad che, come un carillon in “Sex Sells”, si fanno spazio all’interno dei brani. La voce femminile è veramente molto standard, senza particolari doti canore, che nella parte pulita mi riporta alla mente la cantante delle Kittie, band di stampo metal pesante, ma che ultimamente (come fanno in tanti) ha virato verso sonorità più soft. “Nozomi” è la traccia di punta del lavoro, ma sembra un qualcosa di già sentito: la sperimentazione in questa traccia viene decisamente meno per dare spazio a riff più commerciali e più adatti al grande pubblico. I testi sono decisamente impegnati dato che gli unSayn cantano in tedesco, inglese e giapponese. Ora che mi trovo di fronte a questo fatto posso dare conferma anche dell’influenza nipponica nel loro aspetto: in effetti i componenti sembrano dei personaggi manga, a partire dal loro abbigliamento e look decisamente particolare. Per quanto mi riguarda la versione radio edit di “Nozomi” non è nulla di particolarmente diverso dalla precedente. In ogni caso, questa band ha sicuramente voglia di mixare e dare sfumature diverse alle varie canzoni, cercando di rimanere molto in mezzo a più generi. Questo fatto è plausibile ed ovviamente condivisibile dato che è sempre meglio restare attaccati ad una grossa fetta di pubblico se si vuole vivere di musica. La padronanza delle lingue è ovviamente un punto a loro favore e con questo look possono certamente piacere ad un pubblico asiatico. Per il sound non mi hanno entusiasmato: il tutto risulta un misto di generi che poco hanno a che fare tra loro e il risultato è un hard rock/pop privo di grandi note di spicco. Sono ovviamente orecchiabili, ma io punterei a qualcosa di più ed a caratterizzare meglio le canzoni inserendo maggiormente magari parti elettroniche che certamente arricchiscono.
Track by Track
- Intro 70
- Dear Fuckers 60
- Sex Sells 70
- Nozomi 65
- Nozomi (Radio Edit) 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
66Recensione di Vincent pubblicata il 22.06.2013. Articolo letto 914 volte.
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