Maegi «Skies Fall» [2013]

Maegi «Skies Fall» | MetalWave.it Recensioni Autore:
GulloBM »

 

Recensione Pubblicata il:
24.06.2013

 

Visualizzazioni:
912

 

Band:
Maegi
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Titolo:
Skies Fall

 

Nazione:
Turchia

 

Formazione:
Oganalp Canatan - Voce e Chitarra

+ Ospiti:

Hansi Kürsch (Blind Guardian), Chris Boltendahl (Grave Digger), Tim Ripper Owens (Judas Priest, Iced Earth, Yngwie Malmsteen), Zak Stevens (Savatage, Trans Siberian Orchestra, Circle II Circle) e Jerry Outlaw (Jon Oliva's Pain).

 

Genere:
Power / Progressive Metal

 

Durata:
42' 37"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
12.04.2013

 

Etichetta:
Kardanadam Media
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Distribuzione:
Cyclone Empire
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Agenzia di Promozione:
Focusion Promotion & Marketing
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Recensione

Dal 2007, ad Ankara, opera un’interessante etichetta progressive chiamata “Kardanadam Medya”; questa label, da due anni, ha iscritta nel suo roster un’altra band turca di enorme caratura, i Maegi, ovvero il capannello di musicisti che si sono radunati intorno al cantante Oganalp Canatan (Dreamtone, Neverland): Hansi Kürsch (Blind Guardian), Chris Boltendahl (Grave Digger), Tim Ripper Owens (Judas Priest, Iced Earth, Yngwie Malmsteen), Zak Stevens (Savatage, Trans Siberian Orchestra, Circle II Circle) e Jerry Outlaw (Jon Oliva's Pain).
La caratura dei collaboratori è enorme, proprio come il disco, ma non solo: musicalmente parlando, anche la provenienza dei vari musicisti spiana l’orizzonte alla classificazione del genere, che si trova a cavallo fra il power, il progressive e la nuova ondata del metal britannico.
La title track, posta in apertura, è una incisiva cavalcata in featuring con il già citato Chris Boltendahl dei Grave Digger, mentre “No Response” ha delle tinte meno cupe e più power prog.
Se speravate che “Communication Breakdown” fosse una cover o una rivisitazione del capolavoro dei Led Zeppelin, allora devo darvi una brutta notizia: si tratta di tutt’altro, ovvero di una maestosa sinfonia power e melodica nata dalle altisonanti voci di Zak Stevens e Canatan.
Anche “Take No Prisoners” non c’entra nulla con i riccioli di Dave Mustaine, e la traccia è molto simile alla precedente; seguono poi Hide And Seek, nella quale è d’uopo sottolineare l’intelligente utilizzo dell’effettistica elettronica e la giusta calibrazione nelle sfumature vocali; invece, “Those We Have Left Behind” è una sorprendente ballata acustica di Canatan ed Hansi Kürsch, a cui segue la più potente ed incisiva “A Different Fate”.
All’agrodolce “Resistance” segue un altro pezzo dalle tonalità alte ed irraggiungibili è “Demise of Hopes” (da sottolineare l’ugola cristallina del mitico Tim Ripper Owens), mentre il disco si conclude con “In Silence”, classicheggiante e variegata power ballad della durata di bene sette minuti.
Ad un secondo ascolto, le intelligenti scelte tecniche si mostrano ancor più chiare all’ascoltatore, accompagnate però da una certa sensazione di troncamento ed incompletezza, dovuta, a mio parere, alla mancanza di parti davvero “arrabbiate”.
Nel complesso non posso comunque non dare un giudizio più che positivo ad una band al suo debutto che, seppur praticamente un supergruppo, dimostra una maturità ed una coesione straordinaria e delle sonorità abbastanza originali.

Track by Track
  1. Skies Fall 90
  2. No Response 80
  3. Communications Breakdown 80
  4. Take No Prisoners 75
  5. Hide And Seek 75
  6. Those We Have Left Behind 75
  7. A Different Fate 80
  8. Resistance 70
  9. Demise Of Hopes 85
  10. In Silence 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 95
Giudizio Finale
78

 

Recensione di GulloBM pubblicata il 24.06.2013. Articolo letto 912 volte.

 

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