Gardenjia «EPO» [2013]

Gardenjia ĢEpoģ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival Creation »

 

Recensione Pubblicata il:
05.07.2013

 

Visualizzazioni:
1677

 

Band:
Gardenjia
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Titolo:
EPO

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Raffaele Galasso :: Vocals, Guitars, Synths
Giuseppe Miglietta :: Guitars, Synths
Ezio Contino :: Sax
Andtonio Martire :: Drums, Synth

 

Genere:
Metal / Experimental / Progressive

 

Durata:
1h 16' 19"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
Memorial Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Durante lo scorso Dicembre la band dei Gardenjia pubblicò una prima versione di “EPO” che chiameremo “beta”, essa conteneva meno brani e quindi meno minutaggio in generale. Pochi mesi dopo il tutto è stato rimaneggiato con l’aggiunta di qualche traccia in più, una track-list leggermente diversa e pubblicato di nuovo, stavolta per Memorial Records. Di fatto quest’ultima versione è proprio quella che sono andato ad ascoltare.
“EPO” è tutto ciò che c’è di moderno, un susseguirsi di pattern, trovate, soluzioni, modalità di arrangiamento, strumentazione e filosofia di intendere il metal tecnico nel 2013: non possiede quindi eccezionali momenti di massima originalità ma sa il fatto suo, questo ve l’assicuro. Non ci troviamo davanti a ragazzini appassionati di “Djent” o personaggi stravaganti in cerca d’autore che chiamano tutto ciò “Melodic Progressive Technical Post-Thrash Metal”. Direi che entrambe le accezioni sono ridicole: la prima perché è una parola onomatopeica che vuole definire una filosofia, un modo di intendere questo tipo di Heavy Metal e la seconda perché è ridicola e basta. Cosa suonano quindi i nostri Gardenjia?
Per comprendere la loro musica potreste iniziare con l’ascoltare qualcosa dei TesseracT oppure degli Animal As Leaders di Tosin Abasi o magari i tanto amati Periphery, qui in veste di influenza molto pesante seppur in modo molto più modesto libero da tanta elettronica. Diciamo che la scena musicale cui i Gardenjia fanno indubbiamente riferimento è questa citata poc’anzi e, di conseguenza, la musica fortemente atonale e violenta dei Meshuggah magari presa come pattern iniziale per quanto riguarda riff con chitarre ad otto corde, ormai di grande uso.
Nonostante “EPO” non aggiunga praticamente nulla ad un modo di suonare uno pseudo Progressive Metal più ritmico che altro, restano comunque molto interessanti i singoli brani che vanno a comporre quello che è un disco di un’ora e un quarto passata e quindi di certo non proprio semplice da affrontare inizialmente.
I ritmi sono spesso dispari o comunque avviene all’interno di essi un buon gioco di composizione di riff e accenti che convincono e che fino a prova contraria funzionano per cui le dieci tracce di “EPO” vivono e respirano atmosfere sempre un po’ sbilenche ma godono di ambientazioni malinconiche spesso surreali incentivate anche dall’uso di tastiere, synth, orchestre, un po’ di elettronica qua e là e soprattutto la comparsa di un romantico sax (“In Dusk” e “Ascension”) davvero notevole.
Un inizio molto in stile TesseracT con “Epica” e molto Periphery con la successiva “Ante Rem” e poi un susseguirsi di idee più personali perennemente in riferimento e a rispetto della tipologia di questa musica progressiva e sperimentale. Buone “Fire Walk With Me” e sicuramente “Touch of Glory”, amara quanto dolce.
Forse una piccola pecca in fase di mixaggio c’è: a mio parere (e gusto) le chitarre paiono troppo basse di volume e la resa delle voci, pulite e urlate, mi è parsa troppo piatta anche se non danneggia assolutamente nessun pezzo.
Tolti questi piccoli nei che comunque non abbassano la qualità del prodotto, “EPO” resta un disco buono, onesto, suonato in modo professionale e con miriadi di idee. Trattandosi non della versione “beta” ma di una pubblicazione che vuole raccogliere molto del materiale dei Gardenjia, direi che si tratta di un disco che i fan di tale movimento musicale potrebbero seriamente prendere in considerazione, specie se in Italia non abbiamo ancora molte realtà così.

Track by Track
  1. Epica 65
  2. Ante Rem 65
  3. In Blue 70
  4. Shapes Of Greys 70
  5. Fire Walk With Me 75
  6. Touch Of Glory 70
  7. Giada 75
  8. In Dusk 80
  9. EPO 75
  10. Ascension 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Carnival Creation pubblicata il 05.07.2013. Articolo letto 1677 volte.

 

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