Lady Beast «Lady Beast» [2013]

Lady Beast «Lady Beast» | MetalWave.it Recensioni Autore:
GulloBM »

 

Recensione Pubblicata il:
08.07.2013

 

Visualizzazioni:
1250

 

Band:
Lady Beast
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Titolo:
Lady Beast

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Deborah Levine - Voce;
Greg Colaizzi - Basso;
Tommy Kinnet - Lead Guitar;
Chris "Twiz Tritschler - Rhythm Guitar;
Adam Ramage - Batteria.

 

Genere:
Heavy Metal / Rock N Roll

 

Durata:
31' 34"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.06.2013

 

Etichetta:
Inferno Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Vengono da Pittsburgh, ma a un primo impatto avrei potuto pensare che fossero di tutt’altra parte.
Perché?
Semplice: per via del loro sound, compatto, travolgente e leggermente amateurish, dalle tinte rock n roll e nwobhm à la Iron Maiden et Judas Priest.
I paragoni si sprecano tanto lo stile è – fra virgolette – “trito e ritrito”, pertanto non mi ci soffermerò più di tanto, passando piuttosto ad un’accurata analisi del loro nuovo album, intitolato appunto Lady Beast.
E di una signora bestia si tratta: la title track ci catapulta immediatamente nel mondo delle peggiori birrerie di Brescia e provincia con una carica inaudita ed un appeal primordiale e leggermente dozzinale nella sua coralità heavy, mentre “Metal Rules” è un intelligente pezzo al fulmicotone.
Seguono poi la tralasciabile “The Lost Boys”, la poco originale “Armor” e, a spezzare questo slancio di monotonia, uno dei pezzi migliori dell’album, “Birthrite”, nel quale si possono ammirare i migliori stilemi della Signoril Bestia.
L’album prosegue in crescendo con “Stronger Than Fear”, ideale proseguimento della track precedente e ricco di sfumature più profonde e variegate, e poi, dopo il picco, cala nuovamente con la noiosa e poco riuscita “Hot Pursuit” e la involontariamente scopiazzata “Go For The Bait”.
L’album omonimo della band di Pittsburgh si conclude con una cover-tributo ai preti di Giuda, Ram It Down, abbastanza riuscita anche grazie all’ovattata ugola della vocalist Deb.
Nel complesso un buon esordio, da cui emergono tanta sostanza e molti spunti per non cadere nuovamente in banali errori e mancanze di originalità, ovvero i maggiori crucci della band, che tuttavia non difetta di troppo nella riuscita dell’album.

Track by Track
  1. Lady Beast 85
  2. Metal Rules 80
  3. The Lost Boys 65
  4. Armor 60
  5. Birthrite 90
  6. When Desire is Stronger Than Fear 85
  7. Hot Pursuit 65
  8. Go For The Bait 70
  9. Ram It Down 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
77

 

Recensione di GulloBM pubblicata il 08.07.2013. Articolo letto 1250 volte.

 

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