Colloquio «L'Entrata - L'Uscita» [2013]
Recensione
Chi l’ha detto che il cantautorato in Italia è finito o che comunque il nostro paese si trova in una situazione irrecuperabile? Probabilmente qualcuno che non ha scovato veri talenti o che con tutta sicurezza ha dei paraocchi grandi come una casa.
Oggi termina il silenzio stampa del progetto bolognese denominato Colloquio, un silenzio durato sei anni dopo averci lasciato con la perla ‘Si Muove e Ride’ nel 2007. Ecco di nuovo il ventennale progetto di Gianni Pedretti assieme al bravo Sergio Calzoni (Act Noir), ecco di nuovo ciò che si muove sotto forma di poesia allo stato puro. Relegare “L’Entrata – L’uscita” in un cassetto assieme ad altri dischi di musica elettronica probabilmente sarebbe la mossa più sbagliata che potreste fare qualora decideste di fare vostro questo estratto di mero glitch, ambient, industrial, nu-jazz (Parov Stelar sarebbe contento di dargli un’ascoltata, sempre che non l’abbia già fatto), atmosfere giocate su di un minimalismo costruito, mixato e masterizzato in modo talmente cristallino, pulito e spiazzante che annichilisce molte altre produzioni del settore.
La calda e grave voce del Pedretti racconta piccoli e grandi momenti, pensieri e parole di qualcosa che trova la sua perfezione se inserita in un contesto di impossibile o quantomeno ardua classificazione musicale e, per una volta, cerchiamo di rendere esente da tutto il resto almeno un disco: questo.
Soffermarsi su ogni brano e smontarlo non fa parte di ciò che ho in mente mentre scrivo questo articoletto e anche se desiderassi analizzare la scelta di suoni, di sintetizzatori, di pad, di effetti e quant’altro non mi basterebbe di certo questo minuscolo spazio per farvi capire cosa provereste ascoltando “L’Entrata – L’Uscita”; è qualcosa che dovete vivere in solitudine, come ho fatto io.
Dovete chiudere gli occhi e abbandonarvi completamente alle onde sonore di un continuo viaggio di quasi un’ora tra armonie leggere, attimi di magia, frequenti momenti tendenti all’industrial ma sempre con in mente una melodia di fondo, irrinunciabile nella sua essenza. E’ qualcosa di non meglio identificato che non dà l’immediata sensazione di trovarsi di fronte ad una forma stabilita ma anzi, quella forma resta intangibile e possiede centinaia di prospettive da cui essere guardata e vissuta ergo questo album rappresenta un operato degno di nota che si distacca del tutto da qualsiasi altro disco, almeno nell’ultimo paio di anni ed è tutto italiano per giunta! Difficile resistere per chi ha orecchie un po’ allenate, per chi invece è semplicemente curioso consiglio di andarsi a scaricare gratuitamente qualche loro brano dalla loro pagina Last.FM.
Track by Track
- In Un Piccolo Spazio 90
- Così Distanti 85
- Pareti 85
- Tempo Brucia Tutto 85
- Quali Parole 90
- L'entrata - L'uscita 95
- Più In Fondo 95
- 23-1 80
- Dalla Finestra 80
- Meglio Cosi' 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 95
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 85
- Tecnica: 90
Giudizio Finale
85Recensione di Carnival Creation pubblicata il 11.07.2013. Articolo letto 1844 volte.
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