Strike «Back in Flames» [2012]

Strike «Back In Flames» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Barbaro »

Recensione Pubblicata il:
15.07.2013

Band:
Strike

Titolo:
Back in Flames

Nazione:
Italia

Formazione:
Dario Ingrosso (Voce, Basso)
Paolo Ingrosso (Chitarra)
Jimbo Moshier (Chitarra su tracce 1-9)
Lucio Mazzaro (Chitarra su tracce 10-12)
Jimmy Sharp (Batteria su tracce 1-9)
Joe Savarese (Batteria su tracce 10-12)

Genere:
Heavy Metal

Durata:
51' 53"

Formato:
CD

Data di Uscita:
02.12.2012

Etichetta:
Jolly Roger Records

Distribuzione:
Masterpiece Distribution

H'Art Musik-Vetrieb GmbH

Code7 Distribution

Agenzia di Promozione:
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Recensione

Anche se, in via generica, le ristampe non sono viste di buon occhio per il fatto che inducono a pensare piu' a un obiettivo economico piuttosto che di vero valore, il lavoro svolto per rivalorizzare la musica degli Strike con il loro unico album del 1981 ha il suo feedback positivo dato anche per il fatto che, con questa opera, si da modo di ripresentare le band del passato al pubblico giovane di oggi. Il disco in questione infatti e' molto, molto anziano, risale addirittura al 1981 quando la NWOBHM emetteva i primi vagiti e quando tutto era ancora nuovo e inesplorato.
Il gruppo partenopeo, primo in Italia nella pubblicazione di un lavoro del genere, veniva, per questi motivi, di diritto, considerato vero e proprio pioniere con tutto cio' che la situazione comportava. La ristampa, dal canto suo, viene anche arricchita da quattro nuovi pezzi e “rinfrescata” con il nome di Back in Flames.
La produzione valorizza il disco che viene “rispolverato” nei suoni e che accentua la bonta' di brani come la prima Shortcut to Hell e Head Out: quanto di piu' priestiano udibile dalla band.
I Want to Rock ha sonorita' piu' piacevolmente settantiane come la successiva Hot Weels. Scorrono bene anche HM Army e Go Your Way ma il piacere si rialza sonoramente con Fire's Going Higher piu' vicine alla NWOBHM. Il disco si conclude con Running the Race e We've Got the Music pezzi piacevoli ma forse non “alti” come i due precedenti.
Dopo la parentesi originale si arriva ai pezzi aggiunti e indediti a partire dal magistrale Flames: brano veloce seguito altre tracce di egual interesse con la definitiva chiusura di Fly.
Back in Flames e' quindi, da come si evince da quello che ho finora detto, un valido assaggio della realta' nazionale dell'epoca, un disco forse poco omogeneo ma di sicuro poliedrico e sfaccettato rinfrescato da una produzione che da' giusta gloria e potenza a pezzi del passato ma che convincono molto anche attualmente.