Zombie Sam «Self Conscious Insanity» [2013]

Zombie Sam «Self Conscious Insanity» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
23.07.2013

 

Visualizzazioni:
1792

 

Band:
Zombie Sam
[MetalWave] Invia una email a Zombie Sam [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Zombie Sam [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Zombie Sam

 

Titolo:
Self Conscious Insanity

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Patrik "The Beetlejuice": drums
Zombie Sam: guitar
King O'Lantern: voice

 

Genere:
Horror Rock Metal

 

Durata:
43' 4"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
04.06.2013

 

Etichetta:
Coroner Records
[MetalWave] Invia una email a Coroner Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Coroner Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Coroner Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Coroner Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Coroner Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Coroner Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Zombie Sam, che già a partire dal nome fanno capire quanto vogliano riempire di ironia (facile o meno) la loro musica, sono appunto una band dedita ad un genere musicale quanto meno marginale, o se volete, pop, nell'accezione di facilmente assimilabile, il che non significa che sia necessariamente ingenuo. Troppo poco rozzi per i punk veraci, troppo canzonatori e beffardi per i dark più tetri, e, infine, troppo poco tecnici per i metallari più sanguigni, gli Zombie Sam si muovono in quelle acque intorbidite da tutti questi generi, ma anche dal marchio del marketing; lo si nota fin dalle prime note della traccia di apertura, A Hollow Tale, che ospita persino delle voci femminili davvero molto immediate, e per la quale è stato prodotto un video professionale a supporto dell'album, con tanto di trucchi, abbigliamenti (e atteggiamenti forse, anche...) ben studiati. Il suono è tipicamente radiofonico: voci in primo piano, tastiere ovunque che gonfiano il suono di chitarre dal suono rotondo, ma d'impatto; abuso di sintetizzatori e campioni, che spesso caratterizzano le tracce in maniera un po' ruffiana; arrangiamenti pulitissimi e rapidamente assimilabili: ogni brano ha il suo ritornello enfatico e la sua stravaganza, che sembra essere la cosa principale, se non portante di brani come questi, nel senso che se venissero rimossi rimarrebbe poco.
Pop rock gotico per le masse, infarcito da tematiche iconograficamente vicino alla cinematografia di Tim Burton: un oscuro laccato e tutto sommato rassicurante.
Se sono queste peculiarità che solleticano i vostri padiglioni auricolari, questo album è la definitiva unione di quelle realtà rock distribuite su grande scala (potrei citare gli Evanescence), in salsa gotica, e lo adorerete. Se invece cercate musica più sanguigna e genuina rischiate di non sopravvivere a brani le cui incursioni pop americane sono davvero eccessive, come in “The Awake”.

Track by Track
  1. A Hallow Tale 65
  2. Woman In White 60
  3. Never Betray 60
  4. Family Portrait 60
  5. Through The Looking Glass 60
  6. Retry 60
  7. The Awake 50
  8. Brake The Fate 60
  9. A Beautiful Zombie 60
  10. Stay Away From Me 60
  11. Unreal 60
  12. The End, For Now... 60
  13. A Hallow Tale (Orchestral Version) 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
62

 

Recensione di June pubblicata il 23.07.2013. Articolo letto 1792 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.